ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
 AGOSTO 2011

Avete mai letto “Tre uomini in barca, per non parlar del cane” di Jerome Klapka Jerome ?

Avete fatto male.
Ve ne consiglio la lettura, voi che siete gente di barca, e vi consiglio anche la lettura di “Tre uomini a zonzo” dello stesso autore....A parte gli spunti umoristici, storici e morali, entrambi i libri descrivono lo sfogo di tre amici che cercano una evasione durante il loro monotono tran tran di vita giornaliera.
Qualcuno tra voi dirà che i maschi trovano una appropriata evasione spendendo soldi in massaggiatrici ed escort piuttosto che standosene in barca, infatti alcuni tra voi sosterranno che i soldi miglior spesi sono stati quelli con le donne....
A parte che io non condivido questo modo di pensare (infatti ritengo che i soldi miglior spesi siano quelli per l‘ installazione di un buon pannello solare e che le donne è bene facciano parte dei piaceri della nostra vita ma senza doverle pagare) l’ evasione che ha ispirato l’ autore dei libri citati è “l’ evasione totale”, cioè il condividere con pochi buoni amici l’ intendimento di lasciare per un breve tempo qualsiasi forma di ansietà o di preoccupazione....E questo non significa automaticamente dare sfogo agli istinti sessuali anzi, può avere piuttosto le sembianze di un sano periodo di meditazione di gruppo.

E' quello che Chicco, Felice, Luciano, Marcellino, Nicola ed io (Marco) abbiamo cercato di organizzare per un intero anno, fino a riuscire a concretizzare questa evasione nella ....

... FROCIERA 2011
ovvero mini-crociera per soli uomini, meditativa e senza sesso

Molte riviste nautiche sono solite inserire nei loro numeri anche una rubrica che in genere si intitola 
“I RACCONTI DEI LETTORI”.....
Ebbene, questo mese inserirò anch’ io in questo sito una cosa del genere anche se vorrei che la finalità ancora una volta fosse “nauticamente utile”: troverete quindi le solite chiacchiere e i soliti episodi un po' buffi che solo la navigazione da diporto sa creare ma  leggerete anche cosa può succedere in alto Adriatico quando i bollettini meteo sbagliano….E ciò sarà molto istruttivo ! 

 
LISTA DEI LAVORI E/O INTERVENTI ESEGUITI PRIMA DELLA PARTENZA
Fatto carena – cambiato zinco – lucidato fianchi con Wonderscarpanet – cambiato numeri immatricolazione – controllato livelli liquidi motore – spurgato gasolio - cambiato girante pompa.

 

07-maggio-2011   Uscita di prova con Chicco, per vedere se tutto funziona.
Oremotore 3120 - Cambiato O-ring all’ albero della girante pechè gocciolava.

05-giugno-2011   Breve uscita con Gabriella, Emanuela e soprattutto Luciano, per fargli conoscere la barca e anche per studiare gli innesti delle prese che gli serviranno a ricaricare le batterie delle svariate macchine fotografiche che ha intenzione di portare con sè....Buon Dio del cielo, che siluri !

Oremotore 3121 - Fatto tre rifornimenti di gasolio con la tanica per un tot di l 70 in serbatoio.
Il fondale per l’ uscita, nonostante il dragaggio eseguito dalla Regione Veneto, non è proprio una meraviglia : hanno scavato quasi 4 metri, lasciando un tratto interno al canale lungo una decina di metri dove si tocca se la marea è sotto il medio mare…Ah, un lavoro ben fatto non c'è che dire !
Per avere un riferimento, ho preso nota che se con la barca all’ ormeggio lo scandaglio segna m 2.80 il fondale minimo al canale è di m 2.30.
Significa che se all’ ormeggio ho m 2.40 di acqua  non posso uscire....
Grazie Regione Veneto e grazie ai tuoi colleghi direttori dei lavori, sento che mi volete bene... vi venisse un colpo!

08-giugno-2011   Piove.
Fatte spese al supermercato e stivati viveri con Felix.
Spese  Euro 120,00 + 18,00 di frutta, oltre a ciò avanzano 35 Kune dalla crociera dell’ anno scorso.
Ilpreventivo di spesa complessivo per sei persone per questa Frociera 2011 è :
gasolio 100,00
marina  50,00 x 4 = 200,00
ristoranti 20,00 x 6 x 5 = 600,00
TOT 900,00
Spese cambusa 132,00
TOTALE 1132,00 Euro / 6 = 189,00 Euro a testa, dato che la tassa di ingresso dell' anno scorso è ancora valida.....Meno di 200 Euro a testa per una settimana, tutto compreso
Un charter costerebbe lo stesso solo per affitare la barca !

 

DAL DIARIO DI BORDO DI SIDDHARTA -  FROCIERA  GIUGNO 2011

DOMENICA 12   
Le previsioni sul web (www.osmer.fvg.it e www.meteogiornale.it) e il bollettino (VHF Ch 68) sono discrete e addirittura ottimistiche per i prossimi giorni, soprattutto da mercoledì in poi.
Partenza h 10.15 : un po’ tardi forse, però prima siamo andati tutti a votare per il referendum.
Sole, vento da NE 15 Kn, oremotore alla partenza 3121.
Randa + motore.

Non ci piace usare l' autopilota - dato che siamo in tanti - perciò facciamo i turni al timone : 1° ora Chicco, 2° ora Marcellino, 3° ora Luciano, 4° ora Nicola, 5° ora Felix.
Il comandante distribuisce all’ equipaggio le divise stampate il mese scorso (felpe beige con i nomi della barca e di ciascuno di noi).
Grandi approvazioni a bordo !
Scapolato a 13 M dalla costa un possibile controllo di una motovedetta italiana che naviga parallela alla costa a 12 M (limite delle acque territoriali).

 

Le ultime 2 ore di navigazione sono con maestrale debole e tanto sole.
Chicco ha pensato di non indossare gli occhiali scuri (e non è stata una idea brillante visto che il sole brilla, brilla, brilla).
Avvistato tronco d’ albero alla deriva a 1 M da Parenzo per 285°.
Arrivo a Parenzo ore 16.20.
Alla dogana c’è una poliziotta notevolissima (mora, capello lungo, occhi azzurri).
Cambiate 1050,00 Euro = 7480 Kune.
Pagate in capitaneria 200 Kune per tassa soggiorno; il comandante pensa bene di informare la solerte impiegata dell’ ufficio dell’ avvistamento del tronco di cui sopra, pericoloso per la navigazione a motore.
La risposta indifferente è : “E’ roba che viene dalle vostre parti !”
Il distributore del carburante segue ancora orario invernale e quindi la domenica è chiuso dalle ore 13 in poi; proseguiamo quindi per Orsera che, pure essendo un posto un po’ da Vip (quindi poco confacente a noi), ci consente di scendere ancora un po’ di latitudine.
Arrivo a Orsera ore 18.00, facciamo rifornimento di 83 l gasolio.
Oremotore 3128   l 70-21+83 = 132 l in serbatoio.

  

Doccia e cena (con le nuove divise) nel “posto indicato da Michele” amico di Marcellino : trattasi di bettola abbastanza nascosta, all’ interno di un cantiere edile, piuttosto cara (1000 Kune in tutti) e senza infamia e senza lode come mangiare.
Per uscire facciamo schivanelle tra i bancali di mattoni, le barre di acciaio e le pisciate di cane.
Dopocena passeggiata fino alla chiesa di Orsera (con salita per far digerire Chicco che però non ama le salite).
Luciano continua a scatenarsi scattando foto…ha portato anche il cavalletto in barca !
Bella serata in compagnia…discorsi così, tanto per ciacolàr, prendendoci in giro seduti su una panchina di fronte al crepuscolo e al mare….Però che panorama da qui sopra !

Si va a nanna: Marcellino e Nicola (semi abbracciati) sul matrimoniale di poppa, Chicco solo sulla branda delle cuccette a castello di poppa, Luciano solo sul matrimoniale di prua, Felix e Marco in dinette su posti separati.
Chi russerà di più ?

LUNEDI’ 13
Notte difficile....la prima notte si dorme poco in barca.
Passeggiate notturne e antelucane per pipì ….(lasciamo correre sull' età media dell' equipaggio che risulta essere un particolare insignificante).. e per concerti vari (Chicco russa ma non troppo, Felix abbastanza ma non sempre, Nicola e Marcellino con sincrona alternanza).
Abbondante colazione: the, caffè, latte, dolciumi vari, fette biscottate e marmellata.
Marco si meraviglia di essere praticamente il solo a bere latte…ne avanzerà parecchio.

Nuvoloso, poi sole.
Bollettino così così, poca aria, poca pioggia, poco sole, “poco de tuto”.
Partenza da Orsera ore 9.00.
Faro di Sv. Ivan na Pucini a Rovigno ore 10.00.
Randa e genoa + motore.
Avvistati alcuni delfini (4 o 5) all’ inizio delle Brioni: solito scatenamento fotografico di Luciano, senza esito positivo (quasi tutti i tursiopi si fanno vedere giusto il tempo che serve per andare a prendere la macchina fotografica, poi spariscono).
Spuntino “Spezzadigiuno” di Nicola: formaggio, salame, cracker.
Faro scoglio Porer di capo Promontore ore 13.00. 
Il Quarnaro è molto calmo; pastasciutta al ragù preparata da Nicola e Marcellino.


Scoglio Galiola ore 15.00.
Chicco ha fastidio agli occhi: risultato del troppo riflesso di ieri senza occhiali scuri.
Giunge notizia radio che pare sia stato raggiunto il 50+1 % dei votanti al referendum.
Ancora nuvoloso ma senza pioggia.
Ormeggio al gavitello alle Unije, valle Maracol, alle ore 16.30. Ore motore 3136- -l 108 in serbatoio.

Marcellino propone di cambiare il gavitello dopo aver già pagato....L’ uomo dei gavitelli si incazza un po’ ma poi gli passa....
Gaudium Magnum: raggiunto quorum 57% al referendum !
Si passa quindi a gonfiare il gommoncino e a scoprire che le pagaie sono state semidistrutte da mio figlio e dai suoi amici l’ anno scorso; il comandante (cioè sempre io) non ha controllato lo stato delle pagaie prima di partire…male, male !
I trasbordi a terra avvengono a turni, vista l’ esiguità delle dimensioni del gommoncino (detto covertòn); ultimate le operazioni, l’ equipaggio è in grado di salire a piedi alla forcella e discendere quindi in paese a piccoli gruppi disgiunti.
Il primo turno in gommoncino è stato determinante per il suo collaudo: Nicola e Chicco a poppa e Felix ai remi per un carico complessivo di circa 300 Kg... (l' omologazione RINA ha il fiato grosso !)

 

La cena in paese da Palmira è ottima a 23.00 Euro a testa (1030 Kune totali), con palacinca finale modello maggiorato e gelato al pistacchio per la gioia di Felix (che non può vedere il pistacchio).
Marcellino, in un raptus esotico, chiede al cameriere una palacinca al Cointreau….Il cameriere va ad informarsi in cucina, ma poi non torna più.
Splendida passeggiata sul lungomare di Unije al tramonto.


Si ritorna in barca illuminando il sentiero con lampade varie e naturalmente scattando molte foto panoramiche al crepuscolo.
A nanna…ma Chicco, oltre al fastidio agli occhi di cui sopra, soffre di un inesorabile rallentamento nell' attività intestinale che lo sta trascinando verso la stitichezza.
All’ orizzonte si profila un dramma.

MARTEDI’ 14
Nuvoloso. Il bollettino croato (VHF Ch 69) annuncia probabili temporali. Borino. Temperatura dell' aria alquanto fresca.
Bagnetto mattutino per pochi coraggiosi, che cercano di imitare un teutonico equipaggio nudista spalmato di creme e incurante delle raffiche di borino.
Partenza alle ore 9.00.
Appena usciti da valle Maracol, torniamo dentro perché una nuvola scura e piovosa si avvicina dal monte di Ossero….Non ci piace prendere acqua !
Ritentiamo la partenza alle ore 10.30 con bora sui 25 - 30 Kn lungo il canale di Unije: randa con 2 mani + genoa rollato, poi tutto genoa e Siddharta raggiunge nuovamente gli 8 Kn, come qualche anno fa.

Passa il tempo e la bora molla sempre di più, togliamo le mani di terzaroli, siddharta tiene i 7,9 – 7,8 Kn per un pezzo, poi il sole esce forte.


Tiriamo su anche lo spi per qualche minuto, perché poi il vento cade del tutto ; Luciano si scatena ancora di più con le foto.

Arriviamo a motore a Premuda alle 14.30.
Bagnetto ristoratore per tutti eccetto che per Chicco che continua a non ...evacuare.
Marcellino, impietosito e pieno di spirito da crocerossina, gli prepara una camomilla con cui fare impacchi agli occhi; non è roba grave, infatti il fastidio passa presto, ma la premurosità di Marcellino ha favorevolmante impressionato Chicco; resta da risolvere il problema della stitichezza, per il quale Marcellino suggerisce un panino con mandorle e noci.
Nicola, propone due panini con mandorle e noci.
Marcellino inizia a spaccare le mandorle.
Oremotore 3140 – l 97 in serbatoio.
Domani sarà il compleanno di Nicola il quale intende offrire la cena a tutti stasera in una konoba indicata da Marcellino (e ti pareva !) dove fanno il pesce con la Peka (pentolone sulle braci).
Per uscire a cena Nicola con sagace preveggenza si veste di blu, indossando anche il telefonino e il portafoglio; decide quindi di scendere da solo “al salto” sul gommoncino dalla plancetta di poppa di Siddharta (la barca).
Il gommoncino rifiuta l’ approccio e si rovescia dopo essere stato in equilibrio per qualche secondo come un catamarano di bolina con uno scafo immerso e l' altro per aria...

Stendiamo ad asciugare le banconote di Nicola sul tavolo da carteggio e tentiamo il risciacquo del telefonino con l’ acqua dolce, ma senza esito.
Ah, sì...recuperiamo anche Nicola, che si cambia e rinuncia a vestirsi di blu per la serata.
Il servizio alla konoba non è proprio all' altezza di un Reserve nel Prinicipato di Monaco e nemmeno l’ ambiente (dato che i gestori vivono in una roulotte arrivata col traghetto e parcheggiata sul campetto dietro la cucina).
Ai tavoli siamo solo noi, eccetto un "imbriago de bira" che si mette a chiacchierare con l' inesauribile Marcellino, parlando senza mai fermarsi di tutti i porti che ha visto in Italia, Madòna!
Riesce addirittura a dire: "Marghera, Madòna, so sta a Marghera: che bela Marghera !"

Nicola ha speso 25 Euro a testa, non so se li valeva la cena: il pesce era buono e le patate anche, ma non è che ci fosse tanto di più.

Parlando fugacemente di sesso alla notra età, Luciano a proposito delle nostre prestazioni pronuncia una frase storica che viene annotata nel giornale di bordo :
“’Na volta avevo paura a domandarghe, dèsso go paura che e me domanda..”
(Una volta avevo paura a domandare alle donne di fare sesso….adesso invece ho paura che siano loro a chiederlo a me).
Premuda si riscatta con uno dei suoi notevoli tramonti, come aveva promesso Marco e naturalmente Luciano spara foto a raffica.

Dopo cena passeggiata “su per la forcella” fino al crinale dove c’è il paese di Premuda: giunti alla piazzetta della chiesa la ciurma si scioglie e uno alla volta i membri scompaiono inoltrandosi tra i vicoli…
“E poi non rimase nessuno”, come scrisse Agata Christie in “Dieci piccoli indiani”.
Ci si ritrova poco dopo e si parla ancora una volta del problema dell’ intestino di Chicco, che pare sia bloccato proprio dalla nostra presenza….
Turbe psicosomatiche ? Mancanza di intimità ?......Però che spettacolo la luna sopra Premuda !

MERCOLEDI’ 15
E’ arrivata la giornata di sole annunciata dalle previsioni: il bollettino croato, preso al VHF CH 69 fuori Premuda, è veramente ok.
Compleanno di Nicola.
Partenza alle ore 8.45 con bora sui 20-25 Kn: 2 mani e tutto genoa, bolina a 7.5 Kn.

Nicola al timone (è la sua festa)  poi il vento cala fino a scomparire del tutto. Tolte le mani.
Bordi fino quasi a Ilovik. Ingresso a motore alle ore 11.00.
Indecisione se ormeggiare al molo con corpo morto (onde non usare il gommoncino) o al gavitello più vicino a terra (onde limitare il tragitto in gommoncino).
Decisione per il gavitello, ma che sia il più vicino possibile al ristorante.
Bagnetto per tutti, anche per Chicco che continua comunque col suo problema.
Oremotore 3142 – l 91 in serbatoio.
Abbiamo quasi finita l’ acqua nei serbatoi, urge rifornimento domani a Mali Losinij.
La penna del diario di bordo ha finito l’ inchiostro: il comandante dovrà fare acquisti.
Rabboccato Paraflù nel circuito di raffreddamento.
Livello olio motore ok.
Stretto due fascette dei tubi del circuito di raffreddamento che, dopo l’ intervento sull’ albero della pompa prima della partenza, gocciolavano un po’.
Chicco chiede di star solo…il momento del parto si avvicina !
Il resto dell' equipaggio, consapevole dell' importanza del momento, trascorre il pomeriggio con una camminata e un bagno alla spiaggia di Parzine.

      

Mentre il maestrale pomeridiano si fa alquanto gagliardo Chicco ha le doglie.
Marco vorrebbe preparare dell’ acqua calda, ma essendo in spiaggia, lo fa col pensiero.


Tornando in paese, il comandante compera la penna per il diario di bordo (7 Kune) e quindi tutti tornano a bordo di Siddharta dove Chicco annuncia di essersi liberato !
Marcellino, brandendo un bastone raccolto durante la passeggiata, come fece Massimo Troisi in "Non ci resta che piangere" dice: “Annunciazione, annunciazione !”
Per la paura di intasare il wc di bordo, Chicco si è prodotto in un parto nel secchio.
Vorremmo tutti andare a cena a terra al ristorante per festeggiare l' evento (soprattutto Marco che è in crisi di astinenza di cevapcici) ma il maestrale che di solito al tramonto va giù soffia invece più gagliardo che mai e, avendo il gommoncino già fatto vittime illustri, l’ equipaggio decide di cenare in barca.
Cucina Marcellino, preparando (si fa per dire) Fagiano Triomphe in bellavista, Entrecòt di cocàl à la Rossini, Butàde di gamberetti liofilizé, Spinnaker flambè e Colombe à la Suisse fondant.
(Questa della colomba pasquale di occasione comperata al super mercato a Treviso è una faccenda curiosa perché la pasta di cui era fatta aveva dentro la polvere di cioccolato, pertanto era marroncina e sembra andata a male).
I vini sono gentilmente concessi dalla cantina di Luciano Tonnellato, socio di Marcellino.
Il comandante, dopo aver annunciato una sorpresa in omaggio a Marcellino, cuoco napoletano, mette su un CD di Renato Carosone....

Si diffonde nella sera per l' aria di Ilovik tutta l' esuberante italianità di "Tu vvuò fà l' americano, Maruzzella Maruzzè, Torero, Caravan Petròl, A' Cassciaforte".....A seguire, dopo cena, Sirtaki e musica varia. 
Per finire, eclissi di luna vista dal pozzetto, poi tutti a nanna.

GIOVEDI’ 16
Zanzare nella notte a Ilovik.
Sole al mattino. 
Bollettino ore 7.40 Rijeka Radio VHF CH 24 ok: No Warning.

Partenza da Ilovik ore 7.50 dopo la solita abbondante colazione, arrivo a Mali Losinij per acqua e frutta.... Madòna, quanti ani che no entravo a Lussin !
Il marina in paese coi pontili galleggianti è in disarmo, hanno anche spostato il distributore del carburante sulla riva opposta, ma non ci interessa perchè gasolio ne abbiamo.
Quel che ci occorre è l’ acqua.


Alla banchina c’è un notevole assiepamento di cefali a fior d’ acqua che mangiano non si sa cosa.

Dopo aver fatto acqua e spese di alimentari freschi, si parte per Unije alle ore 10.35.
Arrivo a Unije ore 13.00, poco vento, randa e genoa, poca vela.
Grande cantata dell’ equipaggio a squarciagola durante la navigazione….canzoni varie senza capo né coda: deve essere o no, un momento di evasione ?
Bagno al gavitello nuovamente a valle Maracol, con l' equipaggio che si esibisce in nuoto sincronizzato; intanto il fotografo prima immortala le esibizioni standosene a bordo con il cavalletto piazzato in pozzetto, poi si tuffa dopo aver azionato l' autoscatto.

 

In seguito anche Nicola si esibisce ma in una "Casseruola di pomodori al gratìn" cucinati di nascosto dal comandante, al quale ha chiesto informazioni sul funzionamento del forno dopo averlo già utilizzato.
C'è una richiesta da parte di Luciano di fare foto dalla cima dell’ albero di Siddharta.
Vista però l’ altezza delle prime crocette, Luciano preferisce lasciare il posto al comandante che sale in testa d’ albero.

Nel mentre Luciano dal gommoncino scatta foto a Siddharta e Marco fa la stessa cosa dalla testa dell’ albero, giunge una barca con a bordo tre Valkirie austriache (completamente nude) che tutto l’ equipaggio si affretta subito a definire unanimemente come delle bruttissime racchie ma che invece Chicco valuta come tre appariscenti pulzelle.
Marcellino, in un impeto di pura saggezza, proibisce a Chicco qualsiasi advance !
Le occhiate (intese come pesci, non come sguardi di Chicco) stazionano sotto al barca a frotte e sembra che vogliano prendere il pane dalle mani di Felix.

Nicola, preso da ulteriore raptus vietnamita, inventa un nuovo metodo di pesca: “adesso ghe penso mi”.
Trattasi di spanciata tenendo in mano un guadino davanti alla faccia, volto naturalmente a catturare i pesci.
Straordinaria calma di vento alla sera, con nuova cena da Palmira stavolta a base di cevapcici e rasnici per l’ immenso giubilo del comandante (totale spese 930 Kune), più un gelato all’ unico bar del paese dopo le insistenze dei barman, proprio “perché i gestori ne fazeva pecà”.
Chicco ha ripreso il suo giusto bioritmo intestinale….vicinanza delle Valkirie ?
A nanna sotto un incantevole chiaro di luna piena.
Sembra tutto idilliaco invece, verso le 2 di notte, le Valkirie ritornano in gommone alla loro barca urlando e cantando…Probabilmente sono imbriaghe dure.
Nessuno si alza per vedere se sono nude o no !

VENERDI’ 17
Durante la notte onda di scirocco e la mattina soffia scirocco moderato con nuvole e sole. 
Il bollettino a Rijeka Radio non è buono: annuncia scirocco e piogge nel pomeriggio; il comandante decide di riattraversare subito il Quarnaro… “Sennò poi sono cazzi !”
Partenza ore 7.45.

Randa 1 mano + genoa.
Scoglio Galiola ore 9.15.
Promontore ore 11.05.

Poi tutta randa e spinnaker fino a Veruda.
Arrivo a Veruda ore 12.30.

 

Ormeggio a Marina Bunarina in autonomia, perché l’ ufficio è chiuso e i marinai non ci sono.
Lavaggio della barca e mega doccia dell’ equipaggio: il clima è piuttosto afoso.
Oremotore 3150 – 67 l in serbatoio.
Pranzo con pastasciutta al ragù di Nicola e verdure varie.
Dopo pranzo Nicola e Marcellino se ne vanno alla chetichella in spiaggia ad affittare un lettino prendisole per farsi una pennichella e tornano la sera.
Più tardi scendiamo a terra a fare spese al supermercato di Verudela (frutta e verdura in abbondanza “per fare una bella caponata”, dice Nicola) e cena in un posto stretto tra i condomini (sembra di essere a Jesolo) con servizio da parte di Karina, gentile e sorridente cameriera.
Purtroppo alla fine del pasto, in un attimo di entusiasmo, Karina porta il digestivo offerto dalla casa : trattasi di un bicchierino di Slivovic pessimo, che fa capitolare il comandante e lo adduce ben presto ad un sonno profondo e rumoroso....Toh, anche Marco russa !

SABATO 18
Scirocco e sole. Il bollettino non è buono: previsti temporali forti in Veneto e Friuli. Prevista Burrasca da SW e temporali prima di sera.
Partenza per Marina Funtane ore 8.10. Poco vento da SE, mare lungo 3-4 poi 4-5.
Aumenta il vento sempre da SE sui 15-20 Kn. Sole velato.

Si balla abbastanza, anzi parecchio con le onde al giardinetto. 
Arrivo a Funtane ore 12.05. Oremotore 3154 – 55 l in serbatoio.
Il comandante se la sentirebbe di non fare rifornimento per il ritorno di domani, ma l’ equipaggio vuole riempire il serbatoio….si vedrà.
La caponata di Nicola produce strani effetti flatulenziali, soprattutto in Marcelino.
Previsti temporali in arrivo per la notte e anche per domani.
L’ equipaggio, eccetto Chicco, propone e organizza una gita in bicicletta fino a Parenzo: si prendono a noleggio le bici presso due noleggiatori diversi e poi si parte: l’ intestino di Marcellino si ostina a sparare concerti anche dal noleggiatore di bici…Che vergogna !
A spasso per Parenzo per vedere il Cardo e il Decumano e la basilica  Eufrasiana, solo dal di fuori perché il biglietto è caro.

 

Il distributore aprirà domani, domenica, dalle 6 alle 22 con orario estivo.
Le previsioni alla capitaneria di porto, che domani aprirà alle 9, non sono buone ma danno pioggia solo per stanotte.
Il ritorno a Funtane, rigorosamente in bici, è contro vento…Marcellino in coda, chissà perché !
Si cena da Barba-Ciso, ristorante tipico in cima alla salita per la felicità di Chicco.
Cena allegra con lieve incazzatura di Nicola nei confronti della cameriera che non è troppo gentile.
Spese 1070 Kune, ma la cena di pesce è molto buona.
Tutti a letto sperando per le condizioni meteo di domani.

DOMENICA 19
Un piccolo piovasco prima dell’ alba, molto nuvoloso la mattina con vento debole sempre da SE e poi da SW. Il bollettino croato dà possibilità di colpi di vento da SE e da SW fino a 40 Kn, con situazione in attenuazione. Il bollettino italiano dà SW forza 6 in attenuazione. Un altro bollettino croato di previsioni del vento per l’ Adriatico settentrionale, rimediato da Marcellino al Marina dove ha voluto pagare il conto per la notte, dà vento da SE sui 15-20 Kn in rotazione a N e in attenuazione.
Il comandante, vista la situazione e l’ assenza dei temporali annunciati ieri, decide di partire.
Partenza alle 8.15 da Funtane.

Fatti 54 l di gasolio a Parenzo, e poi dogana.
Oremotore 3155 – l 109 in serbatoio.
Calma di vento. Partenza da Parenzo ore 9.45 con 1 mano, rotta per Eraclea sui 285°.

Appena fuori del porto vento da E sui 15 Kn, poi da NE e mare di scirocco che si incrocia con la bora.
Prendiamo 2 mani e la bora rinforza sui 25 Kn.
Srotoliamo un metro di genoa e la bora rinforza sui 30-35 Kn.
Arrotoliamo il genoa e il comandante arma lo stralletto e issa la trinchetta.
Incontriamo due barche lontane che vengono dall’ Italia e che ben presto restano a secco di vele e poggiano verso Rovigno o addirittura più giù verso Pola.
Le onde si fanno più alte e le creste frangono creando dei pinnacoli di schiuma incrociando il mare lungo di scirocco.
Il comandante ordina all’ equipaggio di indossare le cinture di salvataggio.
Conoscendo la situazione dell’ ingresso a Eraclea, dove le mede metalliche sono troppo vicine tra loro e c’è il pericolo che la barca si traversi su un frangente, il comandante ordina di correggere la rotta per 315° e di entrare a Porto Santa Margherita di Caorle.
La bora rinforza sui 40 Kn ed è giusta al traverso.
Ammainiamo la randa : il comandante fatica un bel po’ per imbrogliarla mentre il resto dell’ equipaggio sta in pozzetto.
Fuori dal capo Salvore il mare lungo di scirocco praticamente non esiste più e le onde di bora si fanno piuttosto lunghe, alte e frangenti.
Il boma tocca per due volte l’ acqua senza la randa a riva; si balla, cavoli se si balla !
La schiuma dei frangenti si dispone lungo la direzione del vento. Le onde più alte, che arrivano un paio alla volta intervallate da onde più basse, superano i 4 m e sono molto ripide: quasi tutte frangono sulla cresta e sono piuttosto minacciose....E siamo solo in alto Adriatico !

Felix, al timone, tiene Siddharta un po’ troppo al vento quando passa l’ onda invece di farla scorrere sotto la carena, ma la prua sopravento a Caorle viene mantenuta come da ordini ricevuti.
Il comandante, legatosi all’ albero con la cintura di sicurezza, arma anche la volante di sottovento ora che la randa è ammainata, così da tendere meglio lo stralletto della trinchetta.

Colline d' acqua con la cima spumeggiante arrivano ritmicamente ma Siddharta si solleva sempre bene al loro arrivo e solo due creste frangenti riescono ad invadere il pozzetto, mentre la trinchetta fa il suo dovere spingendo a prua....La bora soffia sempre più tesa.
Verso le 13.30 si vedono distintamente Lignano e Bibione.
Il comandante è soddisfatto della rotta tenuta che, sotto costa, permette di poggiare per l’ atterraggio e di prendere il mare più da poppa senza il grosso problema di doverlo risalire.
L’ equipaggio batte i denti per il freddo, gli spruzzi sono passati da un pezzo sotto le cerate e, oltre alle felpe, hanno raggiunto da qualche ora anche le mutande.
L’ avvicinamento all’ ingresso viene fatto tenendo conto dello scarroccio, con rilevamenti continui.
Sottocosta il mare si fa meno alto ma molto più caotico, il timoniere deve lavorare molto per tenere la rotta.
Entriamo alle 15.05 a Porto S. Margherita, a manetta per non far correre il rischio a Siddharta di essere traversato dai frangenti, molto bagnati e infreddoliti ma contenti.

Il comandante ritiene che ci siamo fatti un bel mazzo !   39,5 M in 5 ore e ¼, media 7,6 Kn.
Oremotore 3161 – l 91 in serbatoio.

In porto c’è un bel sole limpido che ci asciuga; l’ attenuazione annunciata dai bollettini non c’è perché la bora continua a fischiare forte per tutto il giorno, sollevando in spiaggia nuvole di sabbia. 
Il comandante viene accolto all' ufficio del marina dagli splendidi occhi e dal sorriso di Elena... e gli sembra di essere a casa.

LUNEDI’ 20
Pagato la notte a Porto Santa Margherita Euro  55.
Bollettino ok : brezze termiche per tutta la giornata, infatti c’ è un sole splendido con mare addirittura calmo !
Pare impossibile che fino a ieri fosse così agitato.
Pertenza con Chicco per Eraclea, mentre Felix e Luciano si occupano delle automobili.
Alle ore … (non si sa tanto non importa più) arrivo a Eraclea e lavaggio della barca “piena di sale fino ai paternoster”, come scrisse Conrad nel racconto "Tifone".
Lo schermo del GPS è invisibile dalla crosta di sale che ha sopra.
Oremotore 3162 – l 88 in serbatoio.   
Domenica prossima il comandante tornerà a lavare le cinture di salvataggio e le cerate e a fare un po’ di pulizia interna; grazie Siddharta, quella di ieri è stata proprio una bella cavalcata con mare 6 e vento forza 8-9 al traverso (e soprattutto con la tua sentina bella asciutta).
Meno male che i prigionieri della chiglia dopo 25 anni hanno fatto ancora una volta il loro dovere !
...E poi dicono delle barche di una volta....

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