ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
APRILE 2017

Mi ha scritto Giacomo Sangalli che ha appena acquistato una barca da me periziata; per la pulizia dei fianchi ha adottato il metodo Wonderscarpanet da me descritto nel link di Maggio 2010. Dice di aver recitato tutti i Padre Nostro e Ave Maria richiesti e di essere contento del risultato: "dritta veloce ed efficace" sono le sue parole.
Ne sono naturlamente contento, così pubblico la foto di un fianco di Siddharta che anche quest' anno ho appena finto di pulire: non è una foto straordinaria, se non per il fatto che Siddharta compie quest' anno 31 anni e che non è mai stato riverniciato !


Informo gli affezionati lettori (e anche gli altri) che hanno dei figli intorno ai 7-13 anni che il Mariclea Club (soc. affiliata F.I.V. con sede a Eraclea Mare -VE) ha avuto una idea originale: oltre ai corsi di scuola vela e alle iniziative di divulgazione della marineria con le scuole, organizza infatti i corsi VELA CAMPUS.  Si tratta di corsi della durata di una settimana comprensivi di vitto e alloggio in darsena presso alcune barche messe a disposizione dai soci.  Per ulteriori informazioni, date di svolgimento e costi, allego la foto del depliant illustrativo; potete rivolgervi alla segreteria al n. 0421 66261  oppure  334 8409273 .



" LECTIO MAGISTRALIS ?"

Buongiorno Ingegnere.
Mi permetta prima di tutto di rinnovarle i complimenti per il suo sito, che, sebbene zeppo di informazioni tecniche, possiede una prosa ed un pathos capace di catturare l'attenzione del lettore: è un abbinamento difficile da trovare.  Dicevo "rinnovare" perché già in passato Le ho chiesto consigli (approfondimento di alcune delle Sue Lectio Magistralis).
Farò (con il Suo permesso) lo stesso oggi: ho individuato un Comet 333, barca della stessa matita del Suo Comet 12, che vorrei acquisire visto il prezzo molto interessante.
Mi piacerebbe sapere il Suo giudizio complessivo sulla barca, se la conosce, ed in particolare porle il seguente quesito: l'albero è stato interessato ad una evidente corrosione galvanica (foto in allegato).
A me non sembra grave e profonda e vorrei procedere (dopo l'acquisto) ad una "spazzolatura" dell'ossido, stabilizzazione con primer epossidico e valutare un eventuale rinforzo interno con manicotto ad hoc.
Lei cosa ne pensa a proposito?
Per esempio, devo aspettarmi altri problemi su altre zone, ora occulti ?
Aggiungo che la barca è fuori acqua da 2 anni.
La ringrazio anticipatamente di un Suo cortese riscontro.
A presto.
Un collega
P.S.: La prego, lasci perdere gli infausti propositi di smettere di pubblicare. Ci lascerebbe in balia delle pubblicità del Giornale della Vela!!!!

   

Ho naturalmente risposto al collega che mi ha chiesto di mantenere l' anonimato esprimendo il mio giudizio sia sul Comet 333 che sulla corrosione dell’ albero in alluminio.
La presenza di corrosione dell’ alluminio si ha quando c’è contatto diretta tra Al e Acciaio (attraverso piastre, bulloni, martelletti delle sartie) in quanto l’ Al fa da anodo; in parole molto povere significa che mentre l’ Acciaio rilascia elettroni, l’ Al rilascia protoni (cioè si disintegra).
Questo fenomeno ben noto (vedi articolo di Settembre 2012) si ha se i metalli sono più o meno in soluzione, vale a dire che occorre vi sia presenza di acqua (non distillata) e che sia quantomeno a contatto con entrambi i metalli.
Se i metalli invece sono a contatto ma se ne stanno all’ asciutto, si genera solo una migrazione di elettroni alle loro due estremità creando una piccola (e innocua) differenza di potenziale.
La corrosione può accadere se il piede dell’ albero resta per lunghi periodi immerso nell’ acqua in sentina, o se i bulloni lungo l’ albero stanno a lungo bagnati di acqua con una certa percentuale di sale.
Quindi tenere la barca asciutta e far di tutto perché lo sia è la prima regola d’ oro per mantenerla in salute in ogni sua parte: chi possiede una barca deve per forza amare l’ acqua, ma solo se questa sta al di fuori della barca.
Ma non è per questo motivo che pubblico la lettera del mio collega ingegnere; il motivo, anzi i motivi, sono altri e se vogliamo sono più personali.

Innanzitutto scrivendo ciò che scrivo non ho mai considerato la prerogativa “della prosa e del pathos” come motivo di interesse in un sito che dovrebbe raccontare cose utili per la nautica da diporto; ovviamente ciò mi fa comunque doppiamente piacere.
Per quanto riguarda poi le “Lectio Magistralis” beh, ringrazio molto il collega, ma io mi considero molto ignorante in molte cose e quindi non all’ altezza di tenere dei corsi da “magister” né di essere considerato tale.
Ho tenuto diverse relazioni (e più o meno anche delle lezioni) in svariati incontri che ho avuto con pubblico molto eterogeneo, ma il mio essere apprezzato è dovuto più alla mia ecletticità e vivacità nel saltare da un argomento all’ altro piuttosto che alla mia cultura e capacità di approfondimento, aspetti nei quali sono scarsino.
Probabilmente faccio una discreta figura perché la concorrenza è molta (tanti parlano, scrivono e/o vengono intervistati) ma il livello e la veridicità di ciò che viene affermato sono spesso assai scarsi. 
Ormai molto spesso leggo o seguo esperti che propongono soluzioni tecnologiche nuove o applicazioni con nuovi materiali o aggiornamenti normativi facendo uso di parole tratte dalla unione di lingue diverse, talvolta coniando vocaboli incomprensibili, spesso non dicendo nulla di nuovo, e quasi sempre concludendo con un risultato completamente estraneo alle realtà o alle necessità di tutti i giorni.
La cosa che invece trovo sacrosanta è contenuta nel P.S. finale della lettera: lasciare chi legge “in balia della pubblicità”….
Ecco, qui ho qualcosa da dire.
Molti (soprattutto anche mia moglie) mi hanno rimproverato di non inserire il mio sito in un circuito pubblicitario, affermando che con 2500 visite mensili (circa il mio standard) farei qualche soldo.
Ebbene, la mia risposta è sempre la stessa: perché rovinare un giocattolo con cui mi diverto e che fa divertire anche gli altri?
Perché imbottire di pubblicità un panino se è già buono così com'è solo con un po’ di sale?
Così, caro collega, nel ringraziarla ancora per i suoi apprezzamenti le confesso che la sua lettera con il tema della corrosione dell’ alluminio mi ha fatto venire in mente una faccenda sulla quale vale la pena di soffermarsi un po’.

Trattasi dei vizi nella compravendita delle imbarcazioni.
Non voglio certo qui farne un elenco, ché ‘un avrebbe proprio senso dato che di vizi ce ne possono essere moltissimi e ogni barca rappresenta un caso a sé.
(Mi piace molto usare il "ché " alla toscana, mi ricorda Pinocchio di Collodi e il Giornalino di Gian Burrasca di Vamba).
Vorrei piuttosto soffermarmi sull’ atteggiamento delle persone, o meglio dei protagonisti, durante una compravendita.
- Nel caso più semplice i protagonisti coinvolti sono il venditore e l’ acquirente.
- Può capitare ci sia anche un broker.
- Può capitare ci sia anche un perito.
- Può capitare anche ci siano due avvocati, due periti di parte (CTP), un perito nominato dal tribunale (CTU) e un giudice o più giudici.
Non ci vuole un premio Nobel per capire che il contratto più vantaggioso è semplicemente quello in cui non ci sono spese inutili accessorie e i tempi sono istantanei.
Questa condizione si avvera solo nel primo caso in cui ci sia completa onestà da entrambe le parti.
E’ questa una evenienza difficile?
Mmm, sì e più spesso di quel che si creda.
Infatti generalmente chi compra e chi vende ricorrono al Broker il quale però, pur essendo dotato di una certa professionalità, non è in grado di garantire una perizia firmata...
..E la firma in una perizia ha il suo valore, anzi di più: direi proprio che una perizia senza firma non ha alcun valore.
Sulla buona fede di chi vende voglio raccontare la seguente storiella (proprio vera).
In questi anni di attività nel settore mi è capitato in tre diverse occasioni (sia nel caso fosse presente un Broker o meno) il fatto seguente.
Il potenziale acquirente (mio cliente) mi contatta dicendo che ha individuato la barca dei suoi sogni; dichiara che ha già preso accordi con l’ attuale proprietario e mi chiede un preventivo e la mia disponibilità ad eseguire una perizia; mi chiede che cosa io esamini durante la perizia.
Gli invio la seguente scheda che contiene sinteticamente ciò che vado ad esaminare:

SCHEDA ATTIVITA’ PERIZIA

Per eseguire una perizia completa ho bisogno di poter visionare la barca sia in acqua che all' asciutto, quindi occorre prenotare la gru (o il travel-lift) ed è opportuno che tra il potenziale acquirente e l' attuale proprietario sia stipulato un accordo sulla suddivisione delle spese dell' operazione.

Per il controllo dell' osmosi faccio dei saggi non distruttivi sul gel-coat (scratch-test, in pratica raschio in alcuni punti gli strati di anti-fouling) e ne esamino la superficie: per questa operazione la barca può stare sulle cinghie, non è necessario l' invaso ma è necessario il permesso da parte dell’ attuale proprietario.

Poi procedo all' esame dei passascafi, dell' attacco chiglia-scafo, degli zinchi, dei giochi dell’ asse di trasmissione e del timone.

Esamino l' opera morta, eventuali delaminazioni della coperta, gli attacchi delle lande, l' alberatura, le condizioni delle sartie e delle attrezzature e delle manovre correnti di coperta.

Esamino tutti i documenti di bordo e, se presenti, le dotazioni di sicurezza.

All' interno esamino le tracce di umidità o di acqua in sentina e intorno agli oblò e agli osteriggi, nonché le condizioni degli arredi e degli attacchi delle lande

Con la prova di navigazione verifico il funzionamento dell' attrezzatura velica nel suo complesso, degli impianti presenti, di motore e invertitore a diversi regimi.

Per il motore ho bisogno al mio arrivo che esso non sia stato messo in moto, riesco così a valutarne la fumosità allo scarico a freddo, l' avviamento e le condizioni dell' olio presente.

In ogni caso mi può trovare al 349 3628975.

Egli concorda quindi con il potenziale venditore (l’ attuale proprietario) data e luogo per varo e alaggio e gli invia la scheda per conoscenza.
Il potenziale venditore subito gli comunica che non intende più vendere.
Bello no ? 
Diciamo quantomeno curioso !  Un cambiamento repentino di intenzioni appena saputo che cosa io andassi a verificare….
Altre volte mi è successo, in veste di CTU (il consulente del giudice), di assistere al duello a distanza da parte dei due CTP sul “difendere le posizioni dei rispettivi clienti”.
In un procedimento giudiziario i Consulenti Tecnici di Ufficio e di Parte non sono e non dovrebbero trasformarsi in avvocati, nel senso che sono chiamati dal giudice e dai due legali di parte per aiutare a fare chiarezza su quesiti tecnici.
Il loro compito non è quello di farsi la guerra ma quello di aiutare giudice e contendenti a trovare la via di uscita più veloce e meno dispendiosa possibile (che più o meno significa la stessa cosa) per addivenire all’ accordo.
Ogni secondo di tempo sprecato perché fuorviante dall’ accordo è sempre a svantaggio di entrambi i contendenti (cosa che, mi permetto di dire, qualche avvocato invece persegue…)
Eppure, anche i CTP ci cascano!
Pertanto quando un cliente mi contatta per la prima volta consiglio sempre vivamente di sottoscrivere una scrittura privata (atto reciproco di promessa di compravendita di cui riporto alla fine di questo articolo una versione semplificata) prima di intraprendere qualsiasi forma di sopralluogo, esame o perizia.
Non è solo un documento che poi può diventare l’ atto di compravendita vero e proprio, è anche una scrittura che svela, se esiste, mala fede da parte di una o di entrambe le parti.
Nella promessa reciproca non sono solo definiti il prezzo e l’ oggetto del contratto (barca, dotazioni e accessori), ma anche la presenza del perito, le modalità e la ripartizione delle spese del varo e dell’ alaggio, la riuscita dell’ affare salvo buon esito della perizia, le possibilità di recessione nel caso di riscontro di vizi pregiudizievoli per la navigazione, la determinazione di un nuovo prezzo nel caso di riscontro di vizi non pregiudizievoli per la navigazione.
In tutti questi anni ho eseguito un centinaio di perizie assistendo altrettanti clienti e tutto è sempre andato in porto seguendo lo schema precedente.
Ovviamente non è necessario che venga chiamato in causa il perito e/o il Broker….Come già sottolineato anche la sola presenza delle due parti può portare in porto l’ affare, ma la scrittura privata è consigliabile venga sempre fatta e sottoscritta, anche se non registrata.
 

PROMESSA RECIPROCA DI COMPRAVENDITA – SCRITTURA PRIVATA
Tra i sottoscritti:
DATI VENDITORE
DATI ACQUIRENTE
Si conviene quanto appresso riportato:
il signor VENDITORE
proprietario di una imbarcazione/natante a vela/motore denominata …..
iscritta ai R.I.D. al n° ……
motorizzata con motore …..
mod……            n° matricola……
promette di vendere
al signor ACQUIRENTE
che promette di acquistare
l’ imbarcazione/natante sopra definito alle condizioni e con le modalità seguenti:
1.      
il bene si intende a corpo nella sua totalità, libero da ipoteche e vincoli, pesi ed oneri che ne possano limitare la disponibilità ed il godimento, nello stato di fatto in cui si trova e giace;
2.      
il prezzo viene concordemente convenuto in Euro    ……..             ;
3.      
nel prezzo sopra indicato sono compresi tutti gli accessori e le dotazioni di cui alla scheda allegata e controfirmata; (compilare scheda)
4.      
la compravendita sarà ritenuta a buon fine solo in seguito ai risultati della perizia effettuata da persona indicata dalla parte acquirente; nel caso detta perizia riscontri vizi o difetti sanabili il prezzo convenuto potrà essere ritrattato; nel caso i vizi o difetti fossero ritenuti pregiudizievoli per la navigazione la parte acquirente potrà ritenersi libera da ogni promessa di acquisto e potrà ottenere la restituzione di quanto versato a titolo di anticipo;
5.      
le spese di alaggio e varo verranno: equamente ripartite tra le due parti indipendentemente dall’ esito della compravendita; OPPURE saranno a carico della parte venditrice se la compravendita non andrà a buon fine e a carico della parte acquirente se la compravendita andrà a buon fine;
6.      
gli effetti attivi e passivi saranno decorrenti dalla data di consegna, gli onorari e le tasse inerenti l’ eventuale passaggio di proprietà saranno a carico della parte acquirente;
7.      
l’ utilizzo e/o la custodia del bene fino alla data della consegna saranno sotto la responsabilità della parte promessa venditrice, che è obbligata a mantenere il tutto nello stato in cui attualmente si trova;
8.      
le modalità di pagamento al prezzo di cui al punto 2 vengono così stabilite:  
           
Euro ……………….. che la parte promessa acquirente provvederà a versare direttamente alla firma della presente scrittura privata o ad accreditare presso…….            ;
            Il saldo al momento del formale trasferimento del bene presso lo studio notarile    
      
     di…..                                     OPPURE al momento della consegna del bene.
Letto approvato e sottoscritto in ……..                           il……

La parte promessa venditrice                              La parte promessa acquirente

Concludo quesa pagina con un filmatino (come sempre in formato molto ridotto per non appesantire di bytes i vostri computer); è una pausa tra l' artigianale e il sentimentale che però mi auguro  possa significare molto per voi, alla faccia dei super-esperti tecnologici di cui sopra.
In tutti questi anni di tanti incontri con clienti, con broker, con personale di cantiere, con colleghi, con mogli e con amici dei clienti, alla fine mi sono reso conto che tutti coloro che rincorrono le complicazioni sono perennemente infelici....
Io ho sempre cercato la semplicità, soprattutto nella barca e nella navigazione: questo mi ha sempre fatto raggiungere soddisfazioni, passare momenti molto belli  e - finora - mi ha sempre fatto uscire da situazioni difficili e tornare a casa.... ché, trattandosi di navigare in mare, non è cosa da poco.
Quindi a tutti consiglio vivamente di preoccuparsi del funzionamento e dell' integrità delle cose essenziali....talvolta il resto può trasformarsi solo in una perdita di tempo!

 AVERE UNA BARCA CHE NAVIGA BENE

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