ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
FEBBRAIO 2021

2006 - 2021  ... 15 anni    
Buon compleanno, Nauticautile !

Però!   Se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto...

Rivedendomi nei miei ricordi sbiaditi mentre da ragazzino stringevo la barra del “Vaurien”, deriva-scuola a spigolo di Herbulot, solcando coi piedi sempre bagnati sotto le cinghie le basse onde dell’ alto Adriatico, non avrei mai pensato né di arrivare a 65 anni, né di “inventarmi” un sito di nautica, né di riuscire a scriverci tante cose.
La vita riserva sempre un sacco di sorprese; del resto ci sono due frasi che mi piace citare e che trovo magnifiche:

La vita è come andare in bici: per stare in equilibrio bisogna muoversi (Einstein)

Nella vita non aspettare che passi la tempesta, impara a ballare sotto la pioggia (Gandhi)

Il bello è che già da qualche anno ho pronto l’ articolo conclusivo (intendo dire quello che ho intenzione di pubblicare con la chiusura di questo sito), ma non ho il coraggio di farlo anche se sono entrato in pensione negli ultimi mesi dell’ anno scorso.
Perdonatemi, ma sempre più spesso trovo difficoltà a scrivere di cose nuove e che soprattutto siano nel contempo utili…
E’ che in questi 15 anni, che non sono pochi, ho scritto veramente tanto su tanti argomenti (e quindi devo per forza aver scritto anche un bel po’ di cazzate).
Quando si passa la vita a fare partorire le donne infatti, può capitare ogni tanto di voler far partorire anche le galline…e magari si pensa di essere in grado di farlo e che anzi sia un atto auspicabile e richiesto. 
Ma mentre le donne sono ben liete di avere qualcuno che le aiuti e le assista, alle galline non glene può fregar de meno di avere un intruso che si preoccupi di far fare a loro ciò che non possono fare perché mammifere non sono.
E’ quel che succede giornalmente nel piccolo mondo della politica italiana: quando ero giovane ricordo che all’ opposizione c’era la sinistra e questa veniva criticata perché polemizzava senza mai portare alcuna alternativa.
Una pessima opposizione.
Oggi, che all’ opposizione c’è la destra, succede esattamente la stessa cosa: solo polemiche sterili e vittimismo, ma mai una proposta alternativa.
Una pessima opposizione.
Per dire insomma che, destra o sinistra, le persone che valgono assi poco ci sono sempre state e, guarda caso, sono quelle che dicono di essere in grado di far partorire le galline!

Del resto è quasi ovvio che sia così: quando non esistono più visioni diverse tutti si occupano delle stesse cose... 
Così ciò che fa chi è al governo è esattamente ciò che chiede l' opposizione: una volta la sinsitra si occupava del benessere degli operai e dei contadini mentre la destra si occupava del benessere degli impenditori e della finanza....Oggi sia destra che sinistra pretendono di occuparsi del benssere di tutti...
Fa ridere, no? 
Non esiste più destra e sinistra, ma solo singoli protagonismi di pifferai magici che non vedono l' ora di avere qualcuno che li segua e
fanno proprio cazzate enormi purchè questo accada.
Così come - guarda caso - allorché l' Europa (contribuendo in modo spaventoso ad indebitarci tutti gli uni verso gli altri) si è accordata per consegnarci un bel po' di soldi, ecco che i pifferai magici fanno a lotta per essere loro a poterli amministrare e, lasciatemelo dire, credo anche per poterne spartire il più possibile con i loro "amici".

Ma, come diceva Petrolini, la colpa non è loro... è nostra che li votiamo!

Così può capitare di finire a fare i moralisti (cosa che mi è capitata più volte e che senza dubbio non è stata mai richiesta e che anzi può essere stata fastidiosa), come se per fare partorire le galline e volerle mammiferizzare avessi voluto rompere l’ uovo prima della sua deposizione.
Bel verbo “mammiferizzare” eh?
Ma anche qui sono in buona compagnia…oggi in molti per farvi desiderare di acquistare un’ auto vi dicono “Il Suburbancross di ultima generazione, con plug-in-out integrato, per le vostre performance sempre connesse, con drive-sollecity a tecnologia on-off e disconnettore-basic-network per i terreni più accidentati”…”tuo a 250 Euro al mese, ma puoi ridarlo, rivenderlo, affittarlo, demolirlo, ricostruirlo, impegnarlo, restutirlo in concessionario quando vuoi. Noi siamo sempre aperti. In sicurezza!”.

Urban cross!  

Che il linguaggio sia destinato ad evolvere sono pienamente d’ accordo: la globalizzazione dei rapporti umani porta inevitabilmente a questo; ma dove sono molto meno d’ accordo è sul significato dei nuovi linguaggi.
Un linguaggio senza significato non ha ragione di esistere perché è la contraddizione in essere; il linguaggio serve per comunicare lo scambio di idee, opinioni, consigli, critiche.
Se non dice nulla non ha senso, meglio godersi il silenzio.
Oppure può anche significare qualcosa, ma se questo qualcosa non serve anche quella comunicazione non ha utilità.

Ma finché si considera l’ ambito della politica o delle automobili, ancora ancora il linguaggio inutile è sopportabile, nel senso che basta ignorarlo.

Quando invece si va in mare le cose cambiano: il mare è il mare, lui se ne impippa del nostro linguaggio e vince sempre... lui.
Così, considerato che seguire i pifferai magici non fa bene alla salute della nostra libertà e considerato che il mare tutto è fuorchè un pifferaio magico,  vi propongo la seguente mia esperienza del luglio 2005 che spero sia nauticamente ultile... 
Niente di che, eh…roba da poco.
Solo una piccola esperienza, magari ristretta a qualche neofita.

Racconto.

Ennesima crociera in Dalmazia con la famiglia: moglie ancora sufficientemente giovane per sopportare i disagi della vita in barca e figli pre-adolescenti ancora pieni di voglia di starsene con i genitori.
Sono le ore centrali della mattina e, scendendo lungo la costa istriana dopo Rovinji, vediamo di là dell’ Adriatico presumibilmente sopra la costa romagnola il formarsi di un bel temporale.

Poiché in genere essi (i temporali) transitano in alto Adriatico da W o NW verso E o SE mi preoccupo; il temporale potrebbe tagliare la nostra rotta.
Da che parte andrà?
Incrocerà o se ne andrà per la sua strada?
Che velocità di spostamento avrà e in quale direzione?
Non ci resta altro che attendere le “sue” decisioni in merito.
Da bravo skipper però mi si pone un interrogativo di tipo “tempistico”: mi conviene tornare indietro e trovare riparo nel porto di Rovinji, oppure avrò il tempo di scendere ancora di latitudine fino ad entrare a Veruda una decina di miglia più giù? 
Io conosco la velocità con cui mi sposto, ma non conosco la sua.

Possibile che io non trovi un metodo per “prevedere” i suoi movimenti?
Così, dopo averci riflettuto un po', in un lampo mi viene l’ idea.
Memore degli insegnamenti della patente nautica mi viene in mente di trattare il temporale come se fosse una nave e ne prendo una serie di rilevamenti mirando grosso modo al culmine del suo cumulo più alto.
Naturalmente il cumulo col passar del tempo modifica un po’ la sua forma e il punto più alto del cumulo non è certo invariante come la plancia di una nave, ma voglio provarci lo stesso.
Mentre il rilevamento delle ore 9.00 e delle ore 9.30 resta costante sui 250°, quello delle ore 10.00 mi dà il valore di 245°.
Potrei immaginare di essere un aereo (oggi va di moda il drone) che dall’ alto scruta e valuta tutto, ma mi conviene prendere la carta nautica e buttar giù qualche linea.
Traccio la mia rotta (gialla) e le linee dei rilevamenti del culmine del temporale (arancio)…Se mai ci fosse incrocio passerebbe prima lui.

Ora sono più tranquillo: più forte di così non posso navigare, né ha senso mettersi a fare le "gare di corsa" coi temporali anzi, per essere ancor più tranquillo, diminuisco di mezzo nodo la velocità e sto a vedere come evolve la situazione.
Ora il mio atteggiamento è cambiato: non sono più uno che ascolta le idiozie di qualche segretario di partito che mi racconta la ennesima “storia dell’ orso” piena di balle per avere consensi, ma sono un elettore che ragiona con la sua testa, che non dipende dalle strategie della politica ma che è libero!
E poi non è detto che il comandante di quella nave-temporale che ho rilevato mantenga proprio quella rotta fintanto che non si stuferà di sparare vento e pioggia.
Potrebbe anche, incontrato l’ Appennino romagnolo e marchigiano, virare da qualche parte…
Infatti dopo circa un’ altra ora di osservazione vedo che il culmine del cumulo si è allargato molto e si è abbassato; non riesco più a prenderne un rilevamento, anche se approssimato; esso ha perso del tutto la sua imponenza e da nero con la cima bianca si è tutto ingrigito; sta scaricando la sua energia forse sul monte Titano di San Marino e quindi pare non abbia alcuna intenzione di attraversare il mare e di “espatriare” in Croazia.
Non sarebbe stato così difficile per lui, tutto sommato: con una velocità di spostamento di 25 nodi in un paio di ore avrebbe potuto passare la dogana.
Continuo quindi per la mia rotta, ringraziando la bussoletta di rilevamento, le istruzioni ricevute durante il corso della patente nautica e la vocazione del mio cervello a pensare il più liberamente e autonomamente possibile.

Del resto la capacità di ragionare è l’ unico vero ambito di piena libertà che abbiamo: dobbiamo conservarcelo gelosamente. 

Ciao, o inguaribili lettori di cose di mare!... Al prossimo mese con un paio di cosette nauticamente utili.

...E come diceva il mio amico Marcellino di Ariano Irpino: "Stateve accuorti!"

 

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