ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
 GENNAIO 2014

AUGURI, AUGURI A TUTTI VOI
MARINAI DIPORTISTI CHE AMATE LA SEMPLICITA'

Prima di iniziare questo 2014 con l' "articolo e chiacchiera del mese", vi pongo in evidenza la seguente comunicazione di servizio.
Mi sono lanciato con molta apprensione nella revisione del motore di bordo della mia barca, il vecchio Nanni - Mercedes del 1986 che tutti i possessori di Comet 12 conoscono benissimo. Non mi ha mai tradito una volta, ma dopo 3200 ore (corrispondenti a circa 200 mila Km di un' auto) e qualche lieve perdita dalle guarnizioni, ho deciso che era arrivato il momento.
L' apprensione è data dal fatto che ho provveduto personalmente a smontare (e poi dovrò anche rimontare) il propulsore dalla barca e dal fatto che non so ancora quanto mi verrà a costare; comunque vi terrò informati su questa mia particolare avventura diportistica, per mezzo della quale senza dubbio imparerò molto: poca pratica insegna molto meglio di tanta teoria...

La comunicazione di servizio riguarda
l' OFFICINA BERTIROTTI  
di Boschi Maria - via Banderali 4N - Tel. 010 591717 GENOVA.

Ho fatto l' ordine dei ricambi del motore Mercedes Benz OM 636 - denominato da Nanni 4.180 (che pensavo introvabili) - e dopo 5 giorni mi sono puntualmente arrivati. L' officina Bertirotti è in grado di fornire ricambi anche per Nanni - Kubota e per invertitori; sono stati molto cortesi e trovo giusto citarli in queste pagine.

PER RESTARE ORA IN TEMA DI RIVIERA LIGURE, CHE NE DITE SE COMINCIAMO L' ANNO PARLANDO DI GAROFANI ?



SANREMO CHE REGALA

“Donne, è Sanremo che regala…40 splendidi garofani a 1000 lire. 
Venite, possibilità di scelta di tinta e di colore…40 garofani a 1000 lire !”

Questo ritornello mi è rimasto nella memoria fin da quand’ ero ragazzino: periodicamente nella mia città arrivava un furgoncino dotato di altoparlante dal quale fuoriuscivano con tono vivace quelle parole.
Era carico di garofani della riviera Ligure che volevano portare un tocco di vivacità alla nebbiosa pianura padano-veneta.

Ma non è solo Sanremo che a quell' epoca regalava.
Infatti qualche mese fa, su segnalazione di un mio amico, ho aperto una pagina di internet sulla quale c’ era scritto:

"Corso per il conseguimento della patente nautica entro le 12 miglia per imbarcazioni a motore con 16 ore di teoria, un'uscita pratica, materiale didattico e presentazione della domanda d'esame a 279 € invece di 900”.

Incuriosito sono andato a leggere il seguito e ho scoperto che :

 Il corso comprende:
- 16 ore di teoria
- un'uscita pratica di 30 minuti su motoscafo
- presentazione della domanda d'esame e prenotazione dello stesso

 Include il materiale didattico completo di testo, cd-rom di manovra e test 
 Include l'utilizzo dell'imbarcazione per il giorno dell'esame
 Include quote di iscrizione e assicurazione
 Le lezioni teoriche si terranno presso le piscine comunali
 Il corso e il conseguimento della patente nautica entro 12 miglia consente di condurre natanti e imbarcazioni sia a vela che a motore fino a 24 metri senza limiti di potenza
Condizioni
 Attivabile entro il 29 luglio 2013
  Max un coupon utilizzabile a persona
  Max 20 allievi per le lezioni di teoria, 8 per la pratica
 Non include tasse d'esame (50,55 €) e bolli
 Necessario certificato medico
 Le prove pratiche a motore si svolgeranno con partenza dal Porto Santa Margherita di Caorle
 L'offerta può chiudersi prima della durata indicata se raggiunge il limite di coupon disponibili

Non mi meraviglia il fatto che con 279 euro (più un altro centinaio per tasse, bolli e visita medica) si possa conseguire la patente nautica, anzi ne sono lieto perché l’ avvicinarsi al mare - in tutte le sue forme – è bene sia fatto il più possibile a buon mercato.
Ognuno può regalare i garofani della riviera Ligure come vuole, così come ognuno è padrone di regalare la sua esperienza o le sue prestazioni professionali come ritiene più opportuno.
Mi duole piuttosto il fatto che nell’ annuncio pubblicitario venga scritta una cosa non vera e che vi sia una grossa presunzione di fondo.
La cosa non vera è che “la
patente nautica entro 12 miglia consente di condurre natanti e imbarcazioni sia a vela che a motore”: ciò è corretto sempreché sia conseguita l’ abilitazione per entrambe; se dopo mezz’ ora di pratica con un motoscafo uno dimostra che sa governare anche una barca a vela allora può essere concessa l’ abilitazione globale, altrimenti no.
La grossa presunzione è che con mezz’ ora di pratica uno possa andarsene per mare (comunque entro 12 M) e per di più portando un motoscafo lungo  23,99 m !
Mi permetto di dire “grossa presunzione” perché sono 48 anni che più o meno vado in barca, eppure ancora non ho finito di imparare.
Cosa si può imparare a fare in 30 minuti di navigazione ?
Qualcuno di voi andrebbe in mare su di una barca condotta da un comandante che ha una pratica di 30 minuti di navigazione ?
Qualcuno di voi salirebbe in plancia a condurre un motoscafo lungo 20 m con due motori da 750 CV avendo una pratica di 30 minuti di navigazione ?

Domande che dentro di noi avranno senza dubbio delle risposte.

Mi viene da fare una specie di proporzione: paragonando da una parte tutte le cose che bisogna conoscere e tutte le situazioni che si possono incontrare andando per mare e dall’ altra ciò che occorre sapere e ciò che si può incontrare andando per strada in automobile, credo che fare 30 minuti di scuola guida in mare equivalga a farne 1 in auto.
In altre parole rilasciare l’ abilitazione al comando di una unità da diporto dopo una pratica di 30 minuti equivale a rilasciare la patente dell’ auto dopo una guida di 1 minuto.
Probabilmente qualcuno di voi non sarà d’ accordo con questa strampalata proporzione, ma dovrà ammettere che c’è qualcosa che non va,  o nelle scuole per patenti nautiche, o negli esami per le patenti nautiche, o nelle capitanerie di porto.
E non mi permetto di pensare ad episodi di corruzione o di clientelismo (anche se ormai nel mondo della politica, della finanza e del lavoro purtroppo non fanno più notizia) quanto più semplicemente alla moralità delle persone che ne sono coinvolte.
Oggi la questione morale non è nemmeno considerata un reato, mentre è il fondamento della convivenza e del progresso civile.
Siamo così abituati alla burocratizzazione della cosa pubblica che ci aspettiamo sempre che ci sia una legge per farci capire che c’è qualcosa di sbagliato, anche se  talvolta le leggi – ahimè - argomentano su fatti di scarsa importanza e con scarsissimo buon senso.

Tutte le foto seguenti sono state scattate da Luciano Michielin durante la Barcolana 2011: parteciparvi è un bel modo di fare pratica (naturalmente partendo tra gli ultimi per non fare danni) perchè le occasioni per definire le precedenze e le manovre da eseguirsi di conseguenza sono innumerevoli...

Per quel che ho visto nella mia limitata esperienza gli esaminatori delle patenti nautiche si accaniscono sulle somme o sulle differenze per ricavare la prua vera dalla prua bussola e viceversa (e in questa fase se ne stanno seduti in un ufficio), ma al momento della prova pratica non vedono l’ ora di tornarsene a casa o di andare al ristorante (e in questo caso se ne stanno a dondolare all’ umido quando va bene).
In questi 48 anni non ho mai avuto occasione di sperimentare l’ utilità delle operazioni di conversione e/o correzione (le bussole per le unità da diporto hanno la ridicola sensibilità minima di 5°, se non anche di 10°), mentre ogni anno mi imbatto in manovre errate o ormeggi mal fatti (che comportano guai e danni anche seri).

Come non sono mai riuscito ad apprezzare l’ angolo di scarroccio per inserirlo nella conversione della rotta, così ogni anno mi imbatto in motoscafi lanciati a tutta velocità con i bambini seduti sul pulpito di prua con le gambe a penzoloni fuori bordo.
Non voglio pigliarmela solo con gli esaminatori - ciò che ho riportato sono ovviamente solo degli esempi - è che dal punto di vista morale le cose non vanno bene.
Sia chi fa lezione (la scuola), che chi svolge gli esami (gli esaminatori), che chi rilascia la patente (gli uffici marittimi), di fronte alla società non possono permettersi di ammettere agli esami un candidato che si presenta all’ esame con 30 minuti di navigazione !
La moralità è superiore alla legge, per il semplice fatto che è quest’ ultima che cerca di supplirle quando non c'è.
Oggi più che mai “guidare” significa avere in mano una pistola senza sicura….
Quindi ha poco senso dire: “Non posso impedire l’ accesso all’ esame perché non c’è alcuna norma che lo vieta”, come sicuramente direbbe un funzionario di qualche ufficio marittimo.

 

Guardate quel che ha combinato l' imbarcazione SLO 517 navigando praticamante "contromano" ma che, 
avendo le mure a dritta, ha diritto di passo sulle altre.... 
Alla fine ne ha incontrata un' altra anch' essa con le mure a dritta e pure sottovento (quindi con diritto di passo) e.....

 

E non sarebbe nemmeno corretto che io qui volessi affermare che questo modo di procedere è solo un male italiano: se infatti mi soffermassi a ricordare tutti gli episodi di cui sono stato testimone in questi anni, probabilmente in cima alla graduatoria per dimostrata scarsa esperienza nautica porrei gli austriaci e i tedeschi.
Mi sono imbattuto infatti in esempi di mancanza di istruzione agli altri membri dell’ equipaggio, di manovre azzardate o non ragionate in precedenza, di ormeggi in condizioni impossibili per non aver reagito per tempo a un avviso meteo, di cime di ormeggio tesate in modo contrario (questa mi è capitata a Brbinj, dove a bordo di un catamarano un tizio tedesco cercava di allontanare la barca dalla banchina tirando il corpo morto verso riva invece che verso il largo).
No, non c’è da ridere !
La colpa non era sua, ma del suo comandante che evidentemente non lo aveva mai fatto ragionare tenendo una cima in mano; è che con barche affiancate che dislocano una decina di tonnellate ciascuna, operare in quel modo è come essere su di un camion in salita e, per impedirgli di scendere a valle, accelerare in folle invece che tirare il freno a mano.

Certo qualcuno a questo punto potrebbe risentirsi e dire:
“Stai facendo della propaganda contro di noi, la nostra è una scuola seria dove si impara veramente ad andare per mare !”
Allora credo che se non è una reato fare pubblicità, a maggior ragione non può essere un reato ragionarci sopra.
Non sono io che devo dimostrare che 30 minuti di prove pratiche sono insufficienti, è chi li propone che deve dimostrare il contrario.
Insomma credo proprio sbagliato trincerarsi dietro alle normative, perché trovo dannoso comportarsi secondo il seguente assioma: se non c’è una norma che impedisce qualcosa allora significa che è giusto farlo.
Dio (o i nostri genitori, per chi non ci crede) ci ha fornito di cervello ed è assolutamente indispensabile che lo facciamo lavorare, sennò ci capiterà come successe a quel genoa leggero che urlò al timoniere:
“C’è poco da ridere con l’ aria che tira; qui o mi sostituisci, o mi strappo !”…ma il timoniere continuava a sorridere.

  


P.S.
Ehm, scusate se vi infilo qui queste righe ulteriori...
E’ che il mese prossimo pubblicherò uno di quegli articoli che ho molto “sentito mio” scrivendolo; 
potrà piacervi o meno, ma sono certo che vi farà pensare ed anche, lo spero vivamente, un po' emozionare.
A febbraio ! 

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