ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
 GIUGNO 2007

Spesso in barca diamo importanza a strumenti sofisticati, costosi e fragili che poi usiamo poco o non usiamo per nulla.
Penso che uno degli accessori più utili sia un appendi-biancheria per asciugare il bucato.


GLI STRUMENTI DI BORDO 1

Eccoci !
So che questo è un argomento che provocherà in chi legge o forti apprezzamenti o forti denigrazioni; non si può essere indifferenti di fronte alla strumentazione di bordo: o si appartiene alla schiera dei diportisti che la considera indispensabile, o si appartiene a quella schiera che la considera superflua.
E’ l’ approccio mentale verso il mondo dell’ elettronica che è diverso e distingue le persone.
Coloro che appartengono alla prima categoria - in genere - amano circondarsi anche a casa e in auto di notevoli accessori per video, telefonia e computer; al momento dell’ acquisto della barca sono molto attenti alla presenza di svariate centraline, schermi e led luminosi e guai se qualcuno di questi accessori non funziona; quasi sempre queste persone non mollano gli ormeggi se c’è qualche disfunzione o mancato funzionamento da parte di uno di essi.
Coloro che appartengono alla seconda categoria di persone sono invece indifferenti alle novità dell’ elettronica: sono disposti a comperare il telefonino usato dell’ amico e acquistano le novità del settore solo dopo un certo numero di anni che sono in commercio, pagandole naturalmente molto molto di meno.
Al momento dell’ acquisto della barca a loro non interessa se l’ elettronica di bordo è carente o non funziona (salvo farlo notare per mercanteggiare sul prezzo); inoltre se qualche strumento non va queste persone navigano lo stesso.
E’ difficile stare in mezzo tra questi due modi di pensare; io stesso mi sento molto più portato verso un modo piuttosto che verso l’ altro, quindi sarà per me molto difficile occuparmi di questo argomento cercando di essere obiettivo.
Ho pensato così (invece di cominciare a elencare subito i vari strumenti di bordo) di esordire con un approccio più “psicologico”, ponendomi la seguente domanda:
quando voglio navigare cos’è che mi fa stare tranquillo ?
In altre parole, esiste qualche aggeggio o qualche strumento o persona che se non c’è o non funziona mi porta a intraprendere la navigazione con uno stato d’ animo “agitato” ?
Facendomi queste domande comprendo meglio quali siano le situazioni, le condizioni e le presenze o le assenze che per me diventano importanti o meno.
Dato che il tema di oggi non sono nè le persone (a tutti farebbe piacere avere a bordo Paul Cayard), nè le condizioni meteo (a tutti farebbe piacere avere sempre sopra alla testa una alta pressione stabile con brezze di 10 nodi costanti), soffermiamoci per questa volta solo sulla strumentazione di bordo.
Allora, quali sono gli strumenti che se sono assenti o se non funzionano ci rendono inquieti ?
La risposta naturalmente è del tutto personale e quindi di seguito esporrò semplicemente la mia opinione cercando, come anticipato, di valutare le cose nel modo più obiettivo che mi sarà possibile.


Sulla indispensabilità della BUSSOLA e del VHF (apparecchio radio) e sul loro buon funzionamento non ho nulla da dire in quanto sono strumentazioni che fanno anche parte delle dotazioni di bordo obbligatorie.
Piuttosto mi sentirei di dire qualcosa contro la burocrazia che da anni imperversa contro questi due validi collaboratori di bordo, ma so che comunque andrei contro i mulini a vento e non riuscirei col mio sfogo a cambiare nulla.                                                                                                         Lasciatemi però dire che la "Tabella delle deviazioni residue" obbligatoria per tutte le imbarcazioni che navighino oltre le 6 M dalla costa è in tutto e per tutto una pura assurdità legalizzata: lo sappiamo tutti che fra una tacca e l' altra delle rose dei venti delle nostre bussole ci sono 5 gradi (sensibilità dello strumento), ma allora che ce ne facciamo del dato ricavato dalla tabella di cui sopra che, per esempio, ci dà una deviazione di  - 2° ?                                                                            E ancora : perchè in Italia non si riesce mai a sapere CHI è stato colui che ha scritto una qualche norma, e per quale motivo costui comunque continua a prenderesi lo stipendio alla faccia dei contribuenti ?                                                                                                                                         Inoltre perchè dobbiamo sottoporre a collaudo l' apparato VHF ?                                                       Forse lo Stato pensa che noi siamo così scemi da spendere i soldi per l' acquisto e l' installazione dell' apparato sulla nostra barca per poi accettare che esso non funzioni ?       Mah ! 
                                                                                          


L’ ECOSCANDAGLIO penso sia doveroso considerarlo assolutamente indispensabile.
Il motivo non è solo perché io tengo la barca in alto Adriatico (dove si naviga continuamente consultando tabella delle maree e orologio e dove spessissimo si passa o non si passa per due o tre centimetri di acqua), ma è anche perché tale strumento mi permette di fare il punto quando navigo.
Infatti ad alcuni tra voi parrà strano, ma navigare consultando insieme la carta nautica e l’ ecoscandaglio mi fa sapere con una buona approssimazione (e comunque con tanta tranquillità) dove mi trovo.
Anche navigando con la nebbia senza radar l’ ecoscandaglio mi infonde sicurezza: mi permette di navigare grosso modo parallelo alla costa standomene a una certa distanza, o di imboccare il canale giusto se voglio rientrare in porto.
So che anche per gli amanti della pesca questo strumento è importante (pare per individuare i branchi di pesce); io non lo so, perché la pesca non è la mia passione e non ci ho mai provato, ma ritengo che possa essere vero.                                                                                       Le medusette non sono mai innocenti:  i cani piccoli sono quelli che mordono di più.                                                                                                                    


l’ AUTOPILOTA non ritengo sia una strumentazione indispensabile, ma è necessaria.
Vero è infatti che se non c’è si naviga lo stesso, ma siccome anche per noi velisti si è abbondantemente dissertato sul fatto che le ore di navigazione a motore sono preponderanti rispetto a quelle in cui si naviga a vela, ecco che avere a bordo un valido aiuto al timone nelle tirate sotto il sole è cosa assai piacevole.
Senza contare poi che (sempre navigando a motore) l’ autopilota tiene la rotta molto meglio di un “timoniere manuale” e può essere di validissimo aiuto per eseguire qualche manovra (leggi issare la randa o prendere i terzaroli) nel caso l’ equipaggio sia ridotto o “poco sportivo”.
Questo strumento ha però alcuni difetti, imputabili ancora una volta all’ uomo:
- abbisogna che un essere umano dotato di pazienza e buona vista stia di guardia e vigili sul mare di fronte a sé;
- abbisogna che nessun membro dell’ equipaggio si pensi di appoggiare una radiolina o una qualsiasi massa ferrosa nelle vicinanze della bussola di rotta collegata con il suo motore (dell' autiopilota naturalmente, non della barca).
In questi casi l’ autopilota - ovviamente - ha di che “impazzire”.                                                                                  


Gli STRUMENTI DEL MOTORE (contagiri, termometro acqua, manometro olio) li reputo abbastanza utili, ma non certo capaci di pregiudicare la navigazione.

Il contagiri può essere utile anche per dare una stima della velocità della barca navigando a motore, però se non funziona anche il nostro “orecchio” può essere di valido aiuto, oppure sarà la posizione della leva dell’ acceleratore che potrà aiutare a dare una stima del regime di rotazione del motore (alla fine non si sbaglia di tanto nella valutazione).
Anche il termometro dell’ acqua può essere sostituito ancora una volta dall’ orecchio: standosene seduti infatti vicino all’ uscita del tubo di scarico del motore si può udire bene il flusso del getto d’ acqua di raffreddamento in uscita e quindi, finchè c’è, si può ben pensare che il motore lavori alla giusta temperatura e che non ci sia da preoccuparsi.
Forse il più necessario dei tre strumenti è il manometro della pressione dell’ olio, o la spia rossa corrispondente; non c’è infatti alcun modo di indovinare dall’ esterno se l’ olio è spinto correttamente a percorrere tutti i condotti interni al motore per lubrificarlo oppure se la cosa non avviene.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Ecco cosa succede quando gli strumenti e gli accessori di bordo sono molti....La barca assomiglia a una fetta di Emmenthal.    
Continuo a sostenere che per me la regola fondamentale è sempre la stessa: 

                                                             TUTTO CIO' CHE NON C'E' NON SI PUO' ROMPERE.                                                                                                                                  

Giunto a questo punto avevo pensato di lasciare al mese prossimo la continuazione e la conclusione di questo argomento con l' analisi dei rimanenti strumenti di bordo.                                         Pensando però che più di qualcuno tra noi avrà l' opportunità di trascorrere in crociera le ferie nel prossimo e imminente mese di luglio, ho ritenuto più opportuno nel prossimo incontro parlare di un argomento VERAMENTE FONDAMENTALE per la nostra tranquillità in barca.                               Concluderemo quindi la rassegna sugli strumenti in agosto, mentre per il prossimo mese vi darò una "dritta" sulle previsioni meteo.........E sono sicuro che vi sarà molto ma molto utile.
                                                                               
                         ARRIVEDERCI A LUGLIO CON UN METODO FACILE                E SOPRATTUTTO  ECONOMICO                   PER CONOSCERE LE PREVISIONI  DEL TEMPO  
                                      
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Torna a articoliechiacchiere