ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
 LUGLIO 2015

 
PRONTI A PARTIRE DI NUOVO CON GIORGIO ?


Quello che vedete è uno degli itinerari più classici per coloro che tengono le barche in Adriatico e, beninteso, che hanno del tempo per usarle.
Giorgio Minganti, quest' oggi, ci propone il seguito della A777 fino a Dubrovnik. Buona lettura !

L’ ultima volta che ci siamo incontrati su queste pagine eravamo arrivati a Vis, ma prima di proseguire il nostro itinerario sulla A 777 verso le isole del sud della Croazia, merita una particolare attenzione la città di Sebenico. Sembra quasi che Sibenik (in croato) non si voglia far notare chiusa da un golfo dall'imboccatura così stretta e tortuosa da nascondere la vista a chi non la cerchi: essa non esibisce le sue bellezze se non a chi le va a cercare.
Ma andiamo con ordine: l'avvicinamento alla città è molto facile, infatti l'ingresso del canale dal mare è delimitato sulla dritta dalla fortezza cinquecentesca di Sv. Nikola visibile da grande distanza; facendo attenzione ad uno scoglio ben segnalato al centro della baia, l'avvicinamento non crea problemi.

Imboccato il canale bisogna prestare attenzione in quanto esso è stretto e tortuoso ed è percorso da molteplici imbarcazioni che non sanno lontanamente cosa sia il limite di velocità. Ciò crea onde che disturbano la rotta soprattutto in spazi così esigui; non è difficile trovarsi davanti anche qualche nave di discreto tonnellaggio! Se vi piace ballare è possibile ormeggiare con cima a terra in un paio di baie sulla sinistra senza comunque trovare nulla di interessante. Sul lato destro si noteranno i vecchi depositi di munizioni, le caserme, i ripari dei mezzi d'assalto e le fortificazioni a difesa del canale. Comunque il tragitto è facile e ben segnalato.
                                                          
Alla fine sbucherete nel bacino interno del porto vero e proprio con di fronte la città sormontata dalla fortezza di Sv. Ana. In fronte a voi troverete una banchina ininterrotta con al centro un molo destinato all'attracco dei vari vaporetti di servizio, un po' più a destra il distributore di carburante e sulla sinistra una zona attrezzata con corpi morti che vi permetteranno un sicuro ormeggio (anche se un po' ballerino di giorno) per una visita alla città.
     
Sebenico vi può offrire tutto quello che potete desiderare: arte, cultura, ristoranti, negozi, mercati, ecc. ecc.: dai bastioni del forte veneziano di sv. Ana, alla cattedrale di Sv. Jakob, al dedalo di viuzze lastricate in pietra che si snodano dal porto alla città vecchia tra palazzetti, portali, chiesette medioevali o barocche e infiniti negozietti che vi offrono di tutto e di più. L'immissario della baia di Sebenico è il fiume Krka che si può risalire fino alle cascate di Skradin. E' molto suggestivo sia passare sotto il ponte stradale (altezza 30 mt) sia navigare tra mura di roccia in un canale alle volte stretto. E' comunque tutto ben segnalato e con una profondità dai 5 ai 7 metri. Prendendo a sinistra alla prima biforcazione arriverete al paese (tre case) di Zaton dove potrete fare acqua, ormeggiarvi e prendere il caffè seduti al bar a due metri dalla vostra imbarcazione; prendendo invece a dritta risalirete fino al lago Prokljansko; qui, se voleste fermarvi, vi è il paese di Rasline; ancorate in mezzo alla foce del fiume in tutta tranquillità e una volta a terra avrete il supermarket, il bar, la trattoria e il bus che vi porta a Sebenico tre volte al giorno. Alla sera due splendidi cigni bianchi volteggeranno attorno alla vostra barca e andranno a dormire nel canneto vicino. Attenzione ad una secca segnalata da un miraglio peraltro ben visibile. Proseguendo si arriva a Skradin dove c’è il marina, ci sono ancoraggi in rada e tutto nel caos più completo. Vale però la pena almeno una volta vedere le cascate del parco nazionale ed il paese completamente ripresosi dopo la guerra serbo-croata: il territorio circostante ha un suo particolare fascino.
 
Dovrete fare a ritroso tutto il pezzo del fiume se vorrete rivedere il mare ma questo ambiente vi permetterà, se avrete il tempo, di trascorrere dei giorni che difficilmente dimenticherete.Tornati in mare e proseguendo verso sud (all'inizio della nostra A 777) troverete bellissime baie delle quali si è già parlato in episodi precedenti: la baia di Grebastica isolata e deserta, Primosten con il bel paese veneziano, marina Kremik se desiderate una sosta tranquilla, ma io sono innamorato della baia di Rogoznica.
Vecchio porto di pirati Uscocchi (ora quasi del tutto occupato dal marina Frapa il cinque stelle dell'adriatico) offre, oltre ad una ottima protezione da qualsiasi vento nei suoi vari slarghi, la possibilità di avere ogni tipo di rifornimento: ottima macelleria, ottimo supermercato, forno con pane sempre fresco, mercato di frutta e verdura e, dulcis in fundo, alle 19 arrivano i pescherecci in banchina e, a prezzi superaccettabili, vendono il pesce fresco appena pescato!

N.D.R. Ehm, scusate se mi intrometto. Il tratto di mare da Primosten (Capocesto) a Drvenik (Zirona) cioè di fronte ai marina di Kremik e Frapa è esposto: non vi sono isole e canali tra isole, infatti vi ho sempre trovato onda più o meno sostenuta. Vi segnalo inoltre che il marina Kremik, contrariamente a quanto la carta vi suggerisce, è esposto alle raffiche di ricaduta del maestrale pomeridiano soprattutto nei posti più esterni nei quali è difficile infilarci la barca.

Dopo una tale scorpacciata non ci resta che rimetterci in viaggio ed imboccare la nostra autostrada che ci porterà in altri meravigliosi posti tutti da scoprire; per la verità ora non si tratta più di una autostrada, ma di più autostrade: verso est si arriva presto a Trogir, Split, Brac, di cui abbiamo già parlato; scendendo invece di latitudine si arriva comodamente (a meno che non soffi scirocco) ad una delle più belle e frequentate città della Dalmazia meridionale: Hvar. Se volete tanta gente, tanta confusione tanto traffico, questa è Hvar. Normalmente per evitare tutto ciò si trova un posto nel marina ACI di Palmizana situato in una isoletta di fronte alla città e approfittando dei traghetti che ogni ½ ora fanno la spola visitare senza patemi la città. Troverete di tutto compresi i supermercati ottimamente forniti. 

 
Sono scappato spesso da una calca estiva perennemente in movimento ma devo ammettere che la sosta merita attenzione almeno una volta. L'isola però merita una visita a numerose baie e paesi che, se non così famosi, sono per me molto belli e meritano almeno una sosta. Si trovano nella parte nord dell'isola iniziando con il golfo di Starigrad che ospita alla fine la cittadina omonima. E' tutto un susseguirsi di piccole baiette (più bella è Tiha a nord) che vi faranno raggiungere la cittadina sede dell'arrivo dell'aliscafo da Pescara che fa tappa qui prima di proseguire per Spalato. Potrete ormeggiarvi ai gavitelli o di poppa sul lungomare banchinato. Potrete noleggiare motorini per girare tutta l'isola, avrete a disposizione supermercati ben forniti e qualsiasi assistenza.
 
Molto bella, sempre nella parte nord la cittadina di Vrboska incuneata in un profondo fiordo e ben protetta offre : marina ACI, marina comunale, ormeggio in rada all'inizio del fiordo e distributore di carburante in banchina. Potrete trovarvi l'ultima chiesa fortificata del '500.
Sempre a nord dell'isola potrete trovare baie che vi offrono ormeggi con gavitelli per lo più privati: i proprietari si aspettano che poi andiate a cena nel loro ristorante...Alla fine dell'isola il paese di Sucuraj offre un piccolo porto con marina comunale ma, più interessante, un traghetto che ogni 30 minuti collega l'isola con la terra ferma con trasporto auto.

N.D.R. Ehm, son di nuovo qui: cercate di non venire da queste parti durante le ferie di agosto; ho dei ricordi di ormeggi nel marina di Palmizana e/o nelle baie dell' arcipelago di Sv. Klement (davanti a Hvar) da incubo ! Tuttavia la passeggiata sotto i pini a Palmizana è bellissima.

Da Hvar consiglio un trasferimento direttamente all'isola di Korcula atterrando sulla bella baia di Vela Luka. Prima di arrivare in paese potrete far tappa in una delle tante insenature che troverete tutte protette e che, svuotandosi verso il terminare del giorno, vi permetteranno di passare una buona nottata tranquilli.
Vela Luka è un altro grande paese dove potrete trovare di tutto compresi marina comunali, assistenza motori, cantieri per non parlare di trattorie, bar e vita in quanto base per imbarchi charter. La baia è molto profonda e protetta offrendovi qualsiasi tipo di ormeggio desiderate. Per arrivare a Korcula paese consiglio la rotta a sud dell'isola; potrete trovare la bella baia di Triluke, potrete navigare tra le piccole isole Karbuni, Prizba e arrivare alla prima grande marina: Lumbarda.  Offre ormeggio sicuro, tutti i servizi e collegamenti diretti per il paese. Girando “l'angolo” vi troverete nel piccolo arcipelago ricco di abitazioni e piccole calette dove potrete ormeggiare e trascorrere tranquillamente la notte. Consiglio l'isola di Badia di fronte al paese dove potrete stare su acqua bellissima profondità tre metri e di fronte ad un vecchio monastero benedettino che stanno restaurando da tempo immemore: dal suo piccolo porticciolo parte una navetta ogni 30 minuti che vi porterà in paese.
       
Korcula è una delle piu belle città della Dalmazia del sud, oltre ad ospitare un marina Aci offre tutto quello che un diportista chiede, non solo servizi ma anche storia ed arte. Sembra che Marco Polo, veneziano, sia nato qui. Vale la pena di una sosta o più!
Prima dell'isola di Mljet, anche se un po' fuori mano Lastovo merita una particolare menzione: isola militare fino a pochi anni fa e quindi non visitabile, offre ora le sue belle baie al diporto. La più importante è Veli Lago, c'è un piccolo marina e nelle frastagliate insenature che la circondano potrete vedere i ripari dei sommergibili e delle navi e le postazioni sotterranee ora abbandonati. La baia offre vicino all'arrivo del traghetto il rifornimento di carburante. Dalla parte opposta dell'isola la baia di Skivena molto ben riparata con ristorantini e piccoli pontili. In alternativa: ancora.  Ricordo che tutta l'isola da qualche anno è parco naturale protetto.
Molto più importante come parco marino protetto (e anche molto più caro se vengono a esigere l'ingresso) è l'isola di Mljiet. Per me non vale tutta la pubblicità che ne fanno fatto sta che è sempre piena di turisti che vanno e che vengono il più delle volte per un tocca-e-tuffi giornaliero con i famosi barconi. La baia più importante e più bella è quella di Polace che si suddivide in tante calette buone per un ormeggio. Anche qui non mancano piccoli pontili dei ristoranti che chiedono la presenza a cena.
Altre baie dell'isola a nord Sobra e Okuklje e Salplunara a sud; tutte offrono gavitelli privati per una cena al ristorante; ancora in alternativa dove c'è posto.
Si arriva così alle piccole isole di fronte a Dubrovnik. Segnalo sulla terraferma la baia di Slano perché è protetta, è bella, vi trovate i pontili dei ristoranti e quello comunale. Vi sono inoltre collegamenti plurigiornalieri con la città e se desiderate vederla in pace e tranquillità questa è la base ideale. Potrete ormeggiare nella baia di Sipan, di Lopud (molto frequentate) o nella baia di Zaton sulla terraferma. ATTENZIONE: in questa baia vi soffia un forte vento catabatico generalmente da est che può procurarvi qualche fastidio: filate diversi metri di catena!
Dubrovnik: per me è la più bella città della Dalmazia. Non si può passare senza vederla: sarebbe veramente un peccato.
   
Offre il marina ACI (un po' distante dal centro), un marina per grandi imbarcazioni. Ai club nautici circostanti è proibito dare ospitalità a imbarcazioni da diporto. E' sede d'arrivo dei traghetti da Bari e da altre città italiane. Potrete trovare tutti i servizi della nautica e supermercati degni di una grande città. Vi è un aeroporto con linea estiva con Milano Malpensa. La città vecchia è racchiusa tra le sue mura con palazzi uno più bello dell'altro. Potrete farvi una bella camminata sulle mura e godervela dall'alto. Dopo aver visitato le varie vie e viuzze altra chicca è l'antico porto ove sbarcano frotte di turisti provenienti dalle navi da crociera ancorate all'esterno.  
Non vi sono sufficienti parole per descrivere queste bellezze: bisogna vederle e viverle.
Ultima baia a sud è Cavtat interessante solo per essere un porto di ingresso permanente. Non si può ormeggiare in banchina ma solo alla fonda.
E' difficile con poche parole raccontare trent'anni di peregrinazioni in questo mare. Moltissime cose sono cambiate e di anno in anno continuano a farlo. Spero di avervi dato qualche informazione utile.
La A 777 finisce qui (per la Croazia). Ritornando avrete altre infinite possibilità di nuove baie o nuove scoperte ed è questa la bellezza di questo mare che non finisce mai di stupirci.
Giorgio Minganti
 

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