ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
NOVEMBRE 2018


CHE COSA "PARTE" PRIMA ?

In tutti questi anni di esperienza nelle perizie ho accumulato un bel po’ di materiale.
Mi è venuto in mente di stilare una graduatoria sulle cose che più facilmente si danneggiano, o si deteriorano, o comunque sulle quali bisogna metterci le mani: una specie di classifica, insomma, dove ai primi posti ci sono le cose che "partono prima" e verso la fine quelle che "partono dopo".
Non so se possa essere di una qualche utilità, ma penso che possa aiutare chi si accinga a comperare una barca usata nel porre in evidenza le cose sulle quali inevitabilmente costui dovrà spendere soldi e/o energie, indipendentemente da ciò che potranno affermare il proprietario attuale dell' imbarcazione o il broker.
Per rendere più accettabile il confronto ho naturalmente cercato di tener conto dell’ età delle barche esaminate: non ha ovviamente senso paragonare il teak di una barca di tre anni con quello di una barca di tredici anni, a meno che quest’ ultima non sia stata tenuta in un museo.
Ebbene, considerata così la faccenda (e con una buona dose di approssimazione perché tutto dipende anche dall’ uso che si fa e si è fatto della barca), ecco la classifica:

  1. anodi sacrificali applicati all’ elica
  2. vernici anti-fouling
  3. elastici esposti all’ esterno
  4. avvolgifiocco
  5. olio motore
  6. liquido raffreddamento motore e girante della pompa
  7. comandi del salpa ancora
  8. manovre correnti
  9. pompe del wc
  10. comandi meccanici del motore
  11. strumenti elettronici
  12. cappottina e bimini
  13. vele
  14. invertitore
  15. rivestimento in teak
  16. fodere delle tappezzerie interne
  17. winch

ANODI SACRIFICALI
Diffidate degli anodi che non si consumano, significa che sono inutili e che al loro posto si sta sacrificando qualche altra parte che non dovrebbe “sacrificarsi”.
Probabilmente sono anodi che vanno spostati (alle volte basta qualche decina di centimetri), oppure non fanno bene contatto con l’ altro metallo cui sono accoppiati (e che devono proteggere).
Se tuttavia non notate danni all’ albero di trasmissione o al piede dell’ S Drive, tenete sotto occhio le maniglie delle valvole delle prese a mare….forse sono esse che si stanno “sacrificando”.
Sostituire l’ anodo o gli anodi non è di per sé una gran spesa, è un lavoro che spesso si può effettuare da soli; bisogna però tener conto che bisogna farlo con la barca in secca e quindi occorre valutare le spese relative all’ alaggio e al varo.

VERNICI ANTIFOULING
Ne ho già parlato tempo fa (marzo 2017) marzo2017: io preferisco metterne poca ma ogni anno; esagerare nel corso degli anni porta a generare croste sullo scafo che è molto faticoso (o dispendioso) eliminare poi.
Fare carena annualmente risulta essere il modo meno dispendioso possibile, perché in genere dopo l’ azione dell’ idropulitrice non serve fare altro e lo scafo è pronto per la verniciatura.
Con l’ occasione si sostituiranno anche gli anodi.
Fare carena, escluso le spese per l’ alaggio l’ invaso e il varo, ha un costo molto variabile (e per me poco giustificabile).
Per uno scafo da 10 m si può spendere dalle 120/150 Euro se il lavoro lo si fa da soli, alle 800/1000 Euro se lo si fa fare ad altri; non so il perché considerato che, se il fondo è pulito, le ore necessarie sono circa 3 o 4 per ogni mano di vernice….

ELASTICI
A bordo se ne usano per diverse funzioni di sostegno o di contenimento di vele, manovre, accessori; di tutte le manovre di coperta sono i più esposti all’ azione dei raggi U.V. che nel giro di una estate possono letteralmente disintegrarli.
Vanno cambiati ogni anno e costano pressoché una miseria.

AVVOLGIFIOCCO
Prende spesso spruzzi durante la navigazione e, nelle darsene situate vicine alle spiagge, anche polvere di sabbia; deve quindi essere soggetto a costante manutenzione.
Va lavato con acqua dolce accuratamente e lubrificato con spray (W40, CRC ecc..) nel tamburo inferiore più volte l’ anno, almeno 2/3 volte ogni estate.
Il barilotto superiore va lubrificato almeno una volta l’ anno, prima di inferire e issare la vela che presumibilmente se ne starà a riva per tutta la stagione.

OLIO MOTORE
Un po’ se ne va sempre e comunque per il tubo di scarico, anche se durante la navigazione non vediamo fumo azzurrognolo.
Per sapere quanto ne viene bruciato dipende da quante ore di funzionamento ha accumulato il motore ma, a meno che non sia proprio nuovo, ogni 50/100 ore di navigazione una guardatina al livello e un eventuale rabbocco bisogna farlo, soprattutto se il motore comincia ad avere dalle 2000 ore in su.
Il che significa che, una volta verificato il livello all’ inizio della stagione, anche durante la fatidica crociera dei fatidici 15 gg. almeno una occhiata bisogna darla.
Il costo è irrisorio: con 8 Euro si ha a disposizione 1 Kg di olio.

   

LIQUIDO RAFFREDDAMENTO MOTORE E GIRANTE DELLA POMPA
C’è solo nei motori che hanno il doppio circuito con scambiatore di calore (quasi tutti); il liquido (quello dei normali radiatori per auto) se ne va via in genere dalle fascette stringitubo del circuito.
E’ più facile verificare se occorre rabboccare rispetto all’ olio di lubrificazione, perché la vaschetta che contiene il liquido è sempre posta in evidenza sopra al motore e ha un segno per il controllo del livello.
In genere il suo rabbocco è più raro di quello dell’ olio e il suo costo è ancora più contenuto.
Si potrebbe usare anche l’ acqua ma, considerando che durante l’ inverno la barca se ne sta ferma mesi al freddo, prudenzialmente è meglio usare il liquido specifico additivato col glicole e privo di calcare. 
Per la girante della pompa mi pare di aver detto abbastanza nello scorso mese di giugno 2017 Giugno 2017

COMANDI SALPA ANCORA
Sono esposti al sale: difficilmente è il motore elettrico che ha problemi; è molto facile invece che si  ossidino i contatti dei comandi; occorre eseguirne la pulizia, l’ esposizione al sole e preservarne l’ accesso all’ umidità con spray, cosa sempre necessaria ogni anno.

MANOVRE CORRENTI
I raggi U.V. del sole sono i primi responsabili del loro invecchiamento, agiscono sulle calze facendone perdere lucentezza e elasticità; riescono con gli anni anche a demolire le calze e quindi intaccare la parte resistente interna.
Anche le alghe che si formano d’ inverno nelle parti all’ ombra (sotto se il cavo è poggiato in coperta o a Nord dell’ albero se il cavo è verticale) non fanno bene, perché poi per toglierle occorre spazzolare le calze con acqua e detersivo e ciò è forzatamente abrasivo.
Durante l’ inverno (o comunque il non utilizzo) per prevenire la formazione di alghe è bene tenere sollevati i cavi dalla coperta.

POMPE WC
Si inchiodano facilmente: non so perché sul fianco del cilindro le case produttrici non predispongano un foro con una vite a tenuta così da poter lubrificare tutto il pistone senza bisogno di aprirlo.
Comunque se si vuole che il tutto funzioni bene e duri nel tempo, una bella spruzzata ogni inizio di stagione con i soliti spray lubrificanti fa bene anche alle guarnizioni e al pistone.
Una volta provata la pompa del wc se questa non andasse o fosse inchiodata non bisogna disperare: con un po’ di buona volontà smontando il tutto, pulendo e lubrificando, spesso il problema si risolve senza dover sostituire pezzi e/o guarnizioni che sono del valore di pochi centesimi ma al prezzo di centinaia di Euro!
E si impara pure a fare gli idraulici!

 

COMANDI MOTORE
Leve dure da far ruotare?  Perché ogni anno i comandi meccanici hanno semplicemente bisogno di una bella spruzzata di lubrificante, così i comandi dell’ acceleratore e dell’ invertitore scorreranno docili….è un lavoro da poco, ma bisogna farlo.

STRUMENTI ELETTRONICI
Questo è un terno al lotto! 
Mi sono già occupato in altre occasioni di questi ordigni.
I più vulnerabili (e anche i più inutili) sono quelli della stazione del vento…sono particolarmente delicati perché prendono i segnali dalla testa dell’ albero e quindi hanno trasduttori esposti e cavi di trasmissione lunghi.
Poiché le intensità di corrente elettrica che li fanno funzionare sono piccolissime, altrettanto sottili sono i cavi e le connessioni (spine) che quindi sono soggette facilmente all’ ossidazione.
Se una volta operata la pulizia dei contatti qualcosa ancora non va, io preferisco fare senza strumento e non farmi tanti problemi…l’ unico strumento che considero veramente indispensabile è l’ ecoscandaglio....Tutti i rimanenti non sono indispensabili e comunque sono sempre costosissimi.

 

CAPPOTTINE E BIMINI
Sale e raggi U.V. agiscono in particolare su cerniere lampo, cuciture e inserti trasparenti.
A parte qualche tentativo di lubrificare le cerniere, per il resto occorre ricucire o sostituire il tessuto ed è assai difficile, se non impossibile, farlo in casa; occorre un tappezziere ed insieme ai suoi  interventi se ne vanno facilmente centinaia di Euro.

VELE
Oltre a quanto scritto sopra per le cappottine e bimini, per le vele oltre l’ integrità c’è da considerare anche la forma (e la sicurezza, trattandosi anche del “motore” della barca).
La forma interessa poco ai crocieristi, molto più ai regatanti; tuttavia anche per i primi può essere importante nelle andature di bolina stretta, dove il profilo che genera la portanza è determinante.
Anche se poco usata, generalmente una vela dopo 25/30 anni è quasi da buttare, ma non chiedetemi dove, perché non lo so.
Per i costi rimando agli articoli di Ottobre 2012 e Novembre 2012  Ottobre2012  Novembre 2012

INVERTITORE
Nelle barche molto vecchie o molto usate impropriamente (charter), l’ invertitore è da cambiare.
Non è una spesa indifferente, a seconda dell’ entità delle potenze che vi si scaricano.
Tanto per dare un’ idea per una barca a vela sui 12 m la sua sostituzione può costare 1500  Euro.
Per preservarne la durata, oltre che una periodica verifica del livello dell’ olio (attenzione, non è lo stesso olio del motore) conta molto di più come lo si usa.
Sarebbe assai opportuno scordarsi di smanettarlo come fanno (o sono costretti a fare) i comandanti dei motoscafi di linea di Venezia, che passano in pochi istanti presso il pontile della fermata da “avanti tutta” a “indietro tutta” per ore ed ore e per giorni e giorni….

 

TEAK
Dapprima si consuma lo spessore del legno che si “smagrisce” nella polpa e lascia sporgere le nervature, poi si alzano i comenti di gomma, infine appare qualche vite o chiodo.
Perchè succeda in genere ci vogliono dai 10 ai 15 anni, se il teak era di buona qualità anche 20…
Non c’è altro da fare che sostituirlo ed è una operazione che costa, altro se costa!
Un migliaio di Euro al metro quadrato è già un ottimo prezzo.

     

FODERE INTERNE
Sono la diretta conseguenza di una sentina bagnata: l’ umidità persistente a bordo che non trova sfogo nell’ aerazione o nell’ esposizione solare staziona inesorabilmente nei tessuti, che diventano “l’ humus” per fughi e muffe.
Peggio se c’è anche qualche trafilaggio di acqua dalla coperta o dagli osteriggi.
Avendo a disposizione una moglie volonterosa (cosa abbastanza normale) e innamorata anche lei della barca (cosa molto più rara), le fodere si possono sostituire anche a casa comperando il tessuto nuovo e prendendo le forme per il taglio da quelle esistenti.
Non usare il filo di cotone per cucire.
E’ comunque un lavoro che porta via molto tempo e, come tale, è giusto che venga ricompensato. 

WINCH 
E' proprio raro che non funzionino, per questo li ho messi all' ultimo posto; tuttavia la loro manutenzione è abbastanza semplice e ritengo sia alla portata di tutti. 
Mi sento anche di consigliare di non usare il grasso che trova bene accoppiarsi spesso con la polvere della sabbia.  Ne ho comunque parlato nel mese di luglio 2013 Luglio 2013

CONSIDERAZIONI FINALI
Ciò detto spero sia molto chiaro un fatto (che scandalizzerebbe qualsiasi esperto in economia): comperare una barca, cioè diventare armatore, costa molto sia in termini di tempo (se non si è ricchi) sia in termini di denaro (se si è ricchi) e non si tratta solo di un costo iniziale, ma di costi continui.

Pertanto comperare una barca non è mai un investimento di denaro.
Comperare una barca è una spesa continua che termina solo nel momento in cui la si vende; per questo bisogna usare la barca il più possibile.
Non usarla significa non solo aver fatto una spesa inutile, ma anche far deperire prestissimo quel bene e quindi contribuire in modo determinante al suo deprezzamento (concetto che scandalizzerebbe qualsiasi manager).
E’ come vivere facendo di tutto per diventare vecchi il prima possibile…Il che rappresenta comunque un rispettabile modo di vivere, ma che però è poco condivisibile!

  Già...per fortuna ogni tanto anche in un vecchia barca si trova qualche iniezione di gioventù !

TORNA A ARTICOLI E CHIACCHIERE