ARTICOLI E CHIACCHIERE COSE TRA NOI
OTTOBRE 2020

SORVEGLIANZA SANITARIA ?

L’ articolo di questo mese sarà particolarmente inutile, nel senso che purtroppo non sarà in grado di offrirvi alcun aiuto: 
non è colpa mia, ritengo sia colpa ancora una volta di chi detta le norme che il più delle volte non è il politico ma il tecnico ministeriale, 
(salvo poi che quella norma viene avvallata con la firma dal politico e quindi anche questi non ne sia esente da responsabilità).     

Mi auguro che saranno più utili gli articoli dei mesi prossimi.

Partiamo da un esempio di ciò che ultimamente mi arriva come aggiornamento professionale:
“Come adattare competenze e mindset per lo smart working seguendo il modello del Lifelong Learning: competenze e approcci da sviluppare.
Se, forse, ormai è chiaro cosa sia davvero lo Smart Working (vedi articolo correlato) che cosa serva per implementarlo in azienda e per essere uno smart worker provetto, ancora è da chiarire. 
Lo Smart Working non è Remote Working. Viceversa, sì.
Seedble, azienda pioniera dello Smart Working dal 2012, ha raccolto una serie di spunti su questo argomento in uno dei suoi Digital Meeting, in cui viene spiegato come adattare competenze e mindset per lo smart working. Il modello da seguire e a cui tendere è quello del Lifelong Learning, ossia un formazione continuativa che facilita la condivisione e trasferimento di know-how e competenze, elementi essenziali per introdurre lo smart working in una organizzazione”.

Le stese parole “know-how” mi mettono in fibrillazione (ci ho già dedicato un quasi-articolo), il resto poi è come se un Keniano mi leggesse la Divina Commedia in armeno. 

Le frasi grammaticamente e lessicalmente si capiscono, ma non se ne capisce la finalità....
Stiamo buttando via il nostro tempo. 

Vorrei un po’ di aria.

Giunto a questi 65 anni di età (e sulla soglia della pensione) vorrei un po’ di aria.
Quell’ aria che accarezza le vele, che fa vibrare il sartiame come una corda di violino, che entra nei lobi delle orecchie e ad occhi chiusi ti fa capire a che andatura stai navigando.
Quell’ aria che riesce a farti realizzare il vero sogno di libertà, quell’ anarchia che ti permette di godere di fare ciò che vuoi nella consapevolezza di non violare i diritti di nessun altro.
Il vero sogno di libertà, quella vera, perché la vivi con la coscienza a posto, mica una stupidata!
E’ l’ aria che ho respirato quando ci hanno permesso di ritornare per strada dopo l’ emergenza della pandemia.
Ricorderò quella piccola segregazione.
Ricorderò le tinteggiature alle pareti della casa, le mani di antiruggine allo stenditoio e alla scaletta, le zappature al giardino per farlo diventare un orto, le semine e le innaffiature, la premura quasi paterna verso i germogli di insalata e fagioli, la sorpresa ogni mattina nel contarne un nuovo nato, la scoperta di una nuova lotta contro gli afidi, il conteggio dei fiori di pesco e di pero trasformati in boccioli di frutto.
Ma ciò che ricorderò di più bello, perché prezioso come una rarità dimenticata, è proprio l' aria.

Siddharta a Premuda

Nemmeno quando ero ragazzino ho mai respirato una bontà così lieve, senza odori né rumori, quieta e tersa, che ti fa voglia di gustarne ancora sospiro dopo sospiro, col sole sfavillante e le Prealpi sullo sfondo così lontane e azzurre, ma che ti pare di sfiorare con le dita, ancor spruzzate di candore sulle cime e tutto intorno a te questa brezza tesa di bora... vento che accompagna le ore del mattino mai lieve e, se lieve, pronto a risvegliarsi istante dopo istante; aria che ti scuote e che ti rende operoso, che ti spalanca gli occhi verso l' immensa luce del creato.
Che bellezza!
Peccato che tanti manchino all' appello...
Peccato.
Tanti, un po' troppi per un tempo di pace: tanti sono stati insieme vittime e responsabili nello spingere nei polmoni quella miscela di polvere padana che ha loro schiacciato la vita, così piena di rincorse, di malcontento, di impegni, di doveri, di speranze fatte solo di paura per il futuro, di virus.
E' quella polvere padana che ha veicolato il virus nei polmoni, insieme col ritmo ossessivo del fatturato che ha messo in disparte ogni prudenza, con l’ esigenza del produrre che ha fatto schiacciare come un rullo compressore la fragilità dei più anziani....zona rossa la Brianza?  Ma scherzi? Guai chiudere!

Mascherina, precauzioni, distanza, disinfezione…è giusto non è giusto?
Ma se sto distante, ma se sono all’ aperto, ma se non tocco, ma se non abbraccio…è giusto non è giusto?
Non stringo, non bacio, posso solo guardare e diffidare…
Quello che sia un portatore sano?   Starnuta!   Chissà chi ha toccato.
Quello è nero, chissà da dove viene, chissà con chi è stato, chissà dove ha dormito.
Ma anche quello che è bianco, lì seduto vicino, al bancone del caffé, chissà se ha la febbre e non lo dice.
Paura.

Paura tra noi.
Ancora paura che striscia.
Paura costruita sulle cronache delle morti.
Paura tutta costruita dai giornalisti e dai politici.
I primi per vendere giornali e ricevere attenzione, i secondi per difendersi dalle polemiche degli avversari (si dice parare il culo).
Nessuna convinzione in quello che viene detto o scritto…solo norme su norme buttate là, mentre le cose essenziali come lavarsi le mani o starnuitire nel fazzoletto ce le insegnava già la mamma sessant’ anni fa...E' questo il progresso. è questo il
know-how?

Un bell’ esempio di norma buttata là è dato da una Circolare chiarificatrice del Ministero della Salute riguardante l’ Aggiornamento della Sorveglianza Sanitaria sulle imbarcazioni da diporto.
Forse è il caso che la frase precedente venga riletta…non è roba leggera: Circolare chiarificatrice, Ministero della Salute, Sorveglianza Sanitaria, diporto.

Orbene, mi è arrivato da parte della Lega Navale Italiana sez. di Venezia un solerte comunicato riportante una circolare chiarificatrice del Ministero della Salute “pressato da innumerevoli domande giunte da varie associazioni di diportisti”.
In questo comunicato vengono riepilogati diversi punti sulla sorveglianza sanitaria sulle imbarcazioni da diporto.
Innanzitutto tale sorveglianza vale solo per le imbarcazioni e non per i natanti (argomento già trattato lo scorso mese di giugno a proposito del rinnovo del certificato di sicurezza): è ovvio che per l’ Italico Legislatore il virus si possa prendere solo a bordo delle imbarcazioni e non dei natanti, quindi le relative precauzioni riguardano solo le imbarcazioni.
Già siamo presi bene!
Oltre a ciò, se siete armatori di una imbarcazione da diporto, dovete inoltrare la “libera pratica sanitaria” solo all’ “Ufficio del Ministero della Salute competente per il porto di scalo”.
In cosa consista la “libera pratica sanitaria” non ve lo so dire.
Dove sia l’ Ufficio del Ministero della Salute competente per il porto di scalo, nemmeno.
Sta scritto però che tale procedura non si applica:
se navigate, appunto, su un natante,
oppure se il porto di partenza è lo stesso di arrivo,
oppure se la navigazione tra scali diversi (nazionali) sia durata meno di 6 ore.
….Sempreché durante queste navigazioni non abbiate imbarcato altre persone in operazioni off-shore o di soccorso in mare.
Dovete rileggere, vero?

Vi prego, non è uno scherzo!
Io ho riletto per 3 volte di seguito e alla fine ho capito.

Pertanto, al solo scopo di farvi un favore, ricapitolerò:
IMBARCAZIONE: non occorre inoltrare alcunché se fate un giretto e tornate al porto di partenza; nemmeno occorre se navigate tra due scali nazionali per un tempo inferiore alle 6 ore; occorre invece se nei casi precedenti imbarcate qualcuno; occorre se navigate per più di sei ore; occorre se provenite dall’ estero.
NATANTE: non occorre mai.
Ovviamente mi restano alcuni punti che non ho capito: oltre sempre alla discriminazione tra natanti e imbarcazioni, non ho capito la temporalità delle 6 ore.
Cosa c’ entrino le 6 ore di navigazione col contagio o con la possibilità di contagio vorrei mi venisse spiegato.
Né ho capito, appunto, quali siano le sedi dell’ Autorità Sanitaria Marittima cui inviare la “libera pratica sanitaria”.

Non mi (ci) resta che obbedire, perché i militari della Guardia Costiera possono controllare.
Ché, quando controllano, devono applicare le norme.

Quando la Guardia Costiera ci eleva un verbale in base agli artt. ecc. ecc.…. del Codice della Navigazione, applica una norma su cui non si può discutere nel modo più assoluto.
Ma, se siete previdenti e avete qualche scrupolo, avete mai provato a chiedere informazioni normative agli uffici della Guardia Costiera?
Troverete un centralino che vi passerà qualcuno che non sarà in grado di darvele, o che vi dirà che il tal sottocapo ora è fuori in servizio e di richiamare più tardi, oppure un graduato più in alto vi dirà che “bisogna valutare il caso”.
Come privato cittadino ho l’ impressione che la rigidità della norma valga per sanzionare, ma non per far capire.

Peccato, perché adesso si respirerebbe.
Adesso c' è un'altra aria.
Non dobbiamo riprendere a impolverare l' aria, padana o no che sia.
Ci siamo ricordati che cosa siano stati un paio di mesi di segregazione?
Una segregazione ben diversa da quella praticata dal nazismo e da qualsiasi guerra; una segregazione senza carri bestiame, senza filo spinato, senza digiuni, senza cimici nelle coperte… ma pur sempre una segregazione.
Ci siamo improvvisamente ricordati di quanto sia bello fare una passeggiata in campagna? 
Anche questa è una speranza nuova.
Non dobbiamo deluderla.
Non dobbiamo riprendere a dimenticare le gioie semplici.
Se pensiamo già a tornare come era prima, a correre per guadagnare, a dimenticare che a casa abbiamo i figli da educare, a comperare l’ auto sempre più grossa, a farci venire un cancro il prima possibile, ad avere paura del diverso, del futuro, del nero, dell’ handicappato, dell’ Agenzia delle Entrate, del contagiato… beh, allora è meglio smettere di respirare...guardatevi questo filmatino.

GRAZIE UOMO !

Vivere per noi stessi non è vivere…
Vivere è vivere per gli altri.
Ma ormai è già autunno e quasi nessuno naviga più… E un altro tipo di virus è di nuovo in agguato.
Tanto vale non avere paura.

Il prossimo mese tornerò a parlare di barche usate in un modo un po' particolare. Spero vi interesserà.

  

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